Diciamoci la verità, quella contro il Novara è stata una delle partite più brutte e noiose giocate fino a questo momento dal Pescara. Un match caratterizzato da pochissima fantasia, rari tiri in porta ed un pressing non sufficiente, tutti fattori che hanno permesso alla squadra allenata da Calori di tenere in mano il pallino del gioco, tuttavia senza riuscire ad affondare il colpo da tre punti, causa uno straordinario Pigliacelli. L’undici di Marino sceso in campo venerdì scorso è sembrato essere appagato dai risultati ottenuti precedentemente e di conseguenza poco incline a giocare d’attacco e rischiare di prendere gol, una tattica giusta vista la difficoltà della partita, ma che non rispecchia le intenzioni d’inizio stagione, ovvero la realizzazione di un calcio puramente offensivo. Ma andando ad analizzare anche le precedenti sfide ,si può notare un’evidente inversione di marcia della compagine abruzzese: l’abbandono del calcio bello e spumeggiante per accogliere quello della concretezza. Una soluzione che probabilmente non appaga il palato fine dei tifosi pescaresi, ma i cinque risultati utili consecutivi parlano da soli e cambiare mentalità proprio ora sarebbe davvero da incoscienti. Spazio a questo nuovo Pescara dunque, purché sia producente e non deleterio per gli obiettivi biancazzurri, che al momento si limitano ad entrare stabilmente in zona play-off, piazzamento che potrà essere conquistato con una vittoria nella prossima gara.
All’Adriatico infatti arriverà il Carpi di Stefano Vecchi, squadra in salute e con un buon piazzamento in classifica, nonostante sia una neopromossa. Contro gli emiliani il Pescara sarà chiamato a vincere a tutti costi, per allungare la striscia positiva di risultati e confermare la continuità di questi ultimi match, una dote troppe volte mancata in passato e che in cadetteria è fondamentale. La squadra di Pasquale Marino questa volta scenderà in campo con tutta l’intenzione di conquistare i tre punti, tirando fuori la grinta necessaria e senza mai tirare indietro la gamba. La prima metà del campionato ormai è quasi agli archivi e da qui in avanti ogni singola vittoria può risultare decisiva ed ogni passo falso potrebbe essere terribilmente nocivo a fine stagione. Il tempo delle chiacchiere e degli esperimenti è ormai terminato e da questo momento vincere sarà l’unica cosa conta, indipendentemente dalla prestazione. Il bel gioco- se arriverà- sarà senz’altro il benvenuto, ma per il momento è meglio accantonarlo. Con l’arrivo dell’inverno è naturale coprirsi, magari in primavera, con un clima più temperato, il Delfino si potrà liberare della corazza e tornare ad incantare tutti.
[Marco Ricci – Fonte: www.lavocedeipescaresi.net]