Smaltito il pesante parziale di Domenica scorsa, il Pescara si prepara allo scontro diretto in chiave salvezza all’Olimpico di Torino.
La formazione che scenderà in campo è ancora incerta, Stroppa potrebbe optare per il 4-2-3-1 provato molte volte nella preparazione estiva, con l’inserimento di Bjarnason, molto più a suo agio con quel modulo, piuttosto che all’attuale 4-3-3. Nel caso venga schierata quest’ultima variante i cambiamenti dovrebbero essere pochi: Crescenzi può essere utilizzato come esterno basso ed il nuovo arrivato Vukusic impiegato dal primo minuto. Per il resto sarà tutto confermato, compreso Nielsen, per lui una leggera distorsione alle caviglia che non gli ha permesso di allenarsi Mercoledì.
Tutti pronti al riscatto dopo l’avvio shock – anche se giustificato- dell’Adriatico. Torino non è di certo un campo facile da cui estirpare punti preziosi, soprattutto se si guardano i precedenti, con ben sei sconfitte.
Bisogna ripartire da quei venti minuti di domenica scorsa, cercando però di reggere fisicamente. Ma a questo punto della stagione non si può pretendere un ritmo alto per novanta minuti, e sarebbe bene quindi dosare le forze. Cercare di far correre gli avversari, con un gioco fatto di possesso palla e costruzione della manovra, per poi affondare il colpo al momento opportuno, evitando così di partire a razzo per poi finire… beh conoscete il detto. Stroppa tutto questo lo sa fin troppo bene, e preparerà questa sfida al meglio per cogliere la prima gioia stagionale.
[Marco Ricci – Fonte: www.lavocedeipescaresi.net]