Pescara, il punto: cala il sipario sull’Adriatico, sguardo al futuro

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Ormai lo si può dire con sicurezza, il sipario è definitivamente calato sull’Adriatico, imbrattato di pomodori e coperto dai fischi impietosi degli spettatori. Tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo si è arrivato addirittura allo sbeffeggio dei giocatori, rimarcando ogni passaggio riuscito dei biancazzzurri con un “olè” di derisione, per poi esultare al momento della riconquista palla degli avversari. Forse è stato proprio questo questo episodio l’artefice della scossa degli uomini di Bucchi, che incredibilmente riescono a mettere sotto il Siena rimontando i due gol di svantaggio in appena dieci minuti. Ma il Pescara si sveglia troppo tardi: dopo una prima frazione shock, con due reti subite degne di andare a “Striscia Lo Striscione”, di cui una è un’autorete (Zanon n.d.r), gli abruzzesi si destano improvvisamente, pareggiando e schiacciando i toscani nella propria area di rigore.

SVISTA ARBITRALE – Il Pescara è chiaramente la squadra più scarsa della competizione ed, evidentemente, la meno influente in lega calcio. Di conseguenza è stato più volte penalizzato dagli arbitri in questa disastrosa annata. Forse non si sarebbe salvato lo stesso, ma con qualche episodio a favore avrebbe sicuramente qualche punto in più e si ritroverebbe alla stessa quota di Siena, Palermo e Genoa. L’ultima in ordine cronologico è proprio quella contro i toscani, il gol del 2-3 è in palese fuorigioco, con il guardalinee che si sforza al massimo per controllare che l’azione si svolga in modo regolare.

PENSARE AL FUTURO – Abbandonati i sogni di una memorabile salvezza, bisogna portarsi avanti con il lavoro e progettare il futuro. La squadra allestita quest’anno è stata a dir poco inadatta per la serie A, forse nemmeno in grado di raggiungere i play-off in serie B e per questo bisognerà ricominciare quasi d’accapo per tornare da subito nel massimo campionato italiano. I giocatori su cui ripartire sono Pelizzoli, Balzano, Capuano, Togni, Cascione, Sforzini e a quanto sembra stando dalle sue intenzioni, Sculli. Questi elementi possono formare delle solide basi su cui costruire una squadra ambiziosa. Oltre a loro saranno utili gli elementi in prestito come Brugman, Ragusa, Berardocco ecc e promettenti giovani della Primavera come Di Francesco, Vittiglio, Mbodj, Mbaje e Karkalis.

Naturalmente bisognerà lavorare molto sul calciomercato, magari con un ds preparato, il ritorno di Nucifora al momento è il nome più gettonato. Per quanto riguarda l’allenatore De Canio è sempre in pole e l’attuale tecnico Bucchi è sempre più vicino a sedersi sulla panchina dell’Ascoli.

[Marco Ricci – Fonte: www.lavocedeipescaresi.net]