Niente di più opportuno di questa pausa del campionato, quasi a sembrare che sia stata prestabilita per darci la possibilità di soffermarci a riflettere. Ma chi ha maggiormente bisogno di queste riflessioni? Noi pensiamo un po’ tutti, chi solo per meglio valutare la situazione e chi con necessità di fare un vero e proprio esame di coscienza ….. senza pensare di esagerare.
Ne ha bisogno la nostra Società, che avrà la possibilità di trarre le prime valutazioni su quello che è il vero valore dell’organico allestito, delle capacità del nostro allenatore, di quelli che potranno essere i margini di miglioramento della nostra squadra. Qualcuno dei suoi componenti, avrà anche motivo di riflettere dei suoi comportamenti sia in termini organizzativi che in termini di rapporti con i suoi “clienti”, con la speranza che sappia trarre tesoro dagli errori commessi (ammesso che riconosca di averli commessi) per evitarne il ripetersi.
Ne ha bisogno il nostro allenatore, persona di indubbie qualità morali ma con poco spirito guerriero, quello spirito di cui la nostra squadra oggi ha assolutamente bisogno e che lui in primis avrebbe il dovere di incutere nel loro pensiero. Questa pausa sarà anche utile per lui per mettere un po’ più ordine nei suoi pensieri, per riattribuire le giuste gerarchie ed i giusti compiti di ognuno, abbandonando i condizionamenti dettati dalle esigenze economiche preferendogli quelli utilitaristici in termini di risultato.
Ne hanno bisogno i nostri giocatori, che non hanno ancora capito qual’è il nostro unico obiettivo che dovranno cercare di raggiungere ad ogni costo e che non hanno nemmeno capito che le loro dichiarazioni di fine gara non dovranno essere più di facciata, bensì sincere ed autocritiche. Non potranno essere più tollerate dichiarazioni di falsi guerrieri che cercano di sbolognare le responsabilità ai compagni senza prima valutare i propri comportamenti. Il famoso detto “la miglior difesa è l’attacco”, invece di utilizzarlo nelle dichiarazioni del dopogara, da oggi in poi sarà opportuno utilizzarlo sul campo.
Infine, forse ne abbiamo bisogno anche noi, che con la nostra critica esagerata, sfociamo in una inflazionante lamentela che rischia di essere controproducente. Siamo stati sempre del parere che critiche mirate con spiccato spirito costruttivo possono avere effetti importanti, ma se queste vengono sopraffatte dal susseguirsi di epiteti o addirittura offese verso l’uno o l’altro, non riusciranno mai a cogliere nel segno, bensì saranno l’alibi per chi avrà interesse a nascondersi dalle proprie responsabilità.
A Udine giocheremo l’ottava di campionato, le prove sono finite, è già tempo dei primi esami, per questo motivo tutti siamo richiamati all’ordine e soprattutto a rimboccarci le maniche. Non ci sarà più tempo per riflettere, così come non ci potrà essere più spazio per chi non avrà voglia di lottare. La rabbia sportiva dovrà essere la nostra costante e se dovremo vendere la pelle la venderemo a caro prezzo, ma non potremo più regalarla come abbiamo fatto domenica scorsa.
Pronti quindi a ripartire, ma tutti per lo stesso obiettivo, la permanenza in serie A!
[Redazione La Voce dei Pescaresi – Fonte: www.lavocedeipescaresi.net]