PESCARA – Con la tristezza nel cuore, ma con la determinazione di rendere omaggio all’indimenticabile Morosini, il Livorno esce dallo stadio Adriatico con tre punti in tasca, non tanto per quanto ha fatto stasera quanto per quello che aveva costruito un mese fa, il giorno della terribile tragedia. La partita è stata a senso unico, come d’altronde era nelle previsioni, con gli abruzzesi all’attacco e con il Livorno votato a difendersi ed a ripartire, quando possibile, con Paulinho. Ottima la prova della difesa, anche se in alcuni disimpegni ha perso la palla in maniera banale, ed è in ogni caso da sottolineare che quella odierna è la seconda partita in cui la squadra amaranto non subisce gol.
Bene anche Bardi, decisivo in più occasioni, e quando non c’è arrivato lui, è stato il palo a respingere gli insidiosi attacchi dei biancocelesti. Il Pescara, poi, ha chiuso in dieci uomini a causa dell’espulsione di Romagnoli, colpevole di un fallo di ostruzione a centrocampo che gli ha causato il secondo cartellino giallo dopo quello rimediato nel primo scorcio di partita di un mese fa. In chiusura di match, infine, il Livorno poteva anche andare in gol. Sarebbe stata la terza rete dopo le due realizzate il 14 aprile. Ma Paulinho ha concluso di poco a lato. Lo 0 a 2 maturato il giorno della tragedia Morosini è stato confermato.
[Ercole De Santi – Fonte: www.amaranta.it]
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