Amarcord sportivi

Pescara-Milan 4-5: Il folle pomeriggio del 13 Settembre 1992

Domenica si giocherà Pescara-Milan, avviciniamoci alla sfida rivivendo la memorabile partita del campionato 1992-1993.

PESCARA – Ci sono pomeriggi in cui possono succedere cose impensabili, pomeriggi in cui i sogni si fermano al confine con la leggenda ma restano tali, ci sono pomeriggi in cui molti si sentono fortunati e sanno che quello che è successo marchierà la loro vita calcistica per sempre.

E’ il pomeriggio del 13 settembre 1992, si gioca Pescara-Milan per la seconda giornata del campionato di Serie A. Il confronto si preannuncia impari ma gli Abruzzesi, neo promossi, hanno espugnato l’Olimpico battendo la Roma 1-0 grazie al gol di Nobile mentre il Milan di Capello, campione di tutto, ha vinto con un solo gol di scarto contro il Foggia di Zeman. L’entusiasmo è nell’aria visto che i marziani rossoneri sbarcano in terra Adriatica dove sono presenti più trentamila spettatori per ammirare le gesta dei marziani neo campioni d’Europa.

LA PARTITA

Il caldo è infernale, Galeone se la gioca come sempre in maniera spregiudicata mentre Capello schiera quasi al completo la sua formazione titolare: Ceccarini da il via ad uno dei primi tempi più folli della storia del calcio Italiano perché dopo cinquanta secondi  Massara mette al centro un cross dalla destra e sul secondo palo arriva Allegri che batte Antonioli per il vantaggio Pescarese. La gioia, pensate un po’, dura due giri di lancette perché al terzo minuto , da un corner di Donadoni, arriva Maldini che in spaccata pareggia subito i conti.

Altri due giri di lancette e la squadra di Capello la capovolge con Lentini che sfrutta un gran cross di Savicevic e con una grande rovesciata fa 1-2. Siamo solo all’alba di un pomeriggio assurdo perché all’11’ un’innocua punizione di Nobile viene deviata da capitan Baresi che infila nella propria porta. In un pomeriggio come questo può succedere di tutto e al 14’ Allegri spara dai 30 metri, altra deviazione di Baresi e contro rimonta del Pescara con l’Adriatico in delirio. Il bello, però, per gli Abruzzesi arriva al 23’ quando la difesa del Milan sbaglia il fuorigioco, Massara si invola verso la porta, salta Antonioli e fa implodere su stesso l’Adriatico, 4-2 e la squadra di Galeone raggiunge la vetta della montagna.

Dalla vetta il panorama è alto, le vertigini aumentano e il Pescara continua ad attaccare e difendere in due modi completamente opposti tanto che, nel giro di due minuti, Van Basten riporta tutti sulla terra con una doppietta che manda le squadre negli spogliatoi sul 4-4. Dopo i ritmi forsennati del primo tempo e, complice il caldo, i ritmi calano ma il Milan, a differenza del Pescara, ha i campioni e ancora Van Basten al 73’ sfrutta un altro svarione clamoroso della difesa biancazzurra e con un pallonetto fissa il punteggio sul 4-5 finale con tanti saluti al sogno Pescarese.

GLI SCENARI FUTURI

Gli applausi del pubblico alla fine rendono merito ad un grande Pescara contro i Marziani del Milan. Le stagione però vedrà gli Abruzzesi retrocedere con diversi record negativi mentre la squadra di Capello andrà a vincere il campionato ma il ricordo di quel pomeriggio rimarrà per sempre nel cuore di tutti. Il pomeriggio in cui il piccolo Pescara di Galeone spaventò il grande Milan di Capello.

Alessio Evangelista
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Alessio Evangelista

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