Pescara-Milan. Né vincitori né vinti all’Adriatico!

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Donnarumma buca un retropassaggio di Paletta. Pasalic pareggia ma i rossoneri non trovano la via della seconda rete. Un Pescara degno di tanti applausi.

Pescara-Milan attacco dei rossoneriPESCARA – Ore 15:00. Il fischietto di Pierpaolo Mazzoleni dà il via al calcio d’inizio.  La formazione ospite, dopo appena tre minuti di gioco, si rende subito pericolosa con Carlos Bacca. Tuttavia il tiro del colombiano si spegne sul fondo senza impensierire Fiorillo. I biancocelesti di Zeman, pur essendo gli ultimi della classe non mancano di personalità e cercano, con grinta e corsa, di ostacolare la strada milanista verso l’Europa.

Il vantaggio del Pescara

Nonostante una buona partenza degli uomini di Montella, al 12’ minuto sono i padroni di casa ad aprire il match. Gianluigi Donnarumma, che buca un retropassaggio di Gabriel Paletta, ha fatto il primo grossolano errore della carriera.

Nonostante l’autorete, al 14’ i rossoneri si rendono pericolosi con Josè Sosa, e successivamente il centravanti pescarese Bahebeck risponde con un tiro che si spegne alto sopra la traversa.

L’adrenalina sale tra i padroni di casa ma Vangioni, chiamato a sostituire Antonelli, salva su Coulibaly. L’impressione è che il Milan, pur avendo l’obiettivo Europa, sia domato da un Pescara desideroso di trovare un risultato clamoroso. Ocampos e Romagnoli ci provano invano ma al 41’arriva il pareggio.

Batti, ribatti ed è pari

Fiorillo, dopo aver ipnotizzato un Deulofeu lanciato in porta da Bacca, non può nulla sul tap-in vincente di Pasalic. È 1-1 all’Adriatico! I biancocelesti non ci stanno e ancora con Bahebeck, sfiorano la gioia del 2-1, ma Donnarumma dice di no. Si va al riposo sul punteggio di parità.

Il secondo tempo

Alla ripresa, è il Milan a rendersi pericoloso con l’asse Bacca-Deulofeu, ma Fiorillo c’è. Ad un ulteriore tentativo del 9 rossonero e alla traversa di Sosa risponderà Cesare Bovo. Su punizione, il difensore sfiora il vantaggio pescarese.

I grandi amori non si scordano mai e gli innumerevoli applausi, all’ingresso in campo dell’ex Lapadula, ne sono la dimostrazione. Il match proseguirà con un Milan che usufruirà del possesso palla per far la partita e con un instancabile Pescara che, con un pressing alto, cerca il colpaccio. L’atteggiamento zemaniano della squadra si fa sentire e Ahmed Benali, con un ottimo inserimento, sfiora un gol storico al 74’.

Vincenzo Fiorillo oggi è stato tra i migliori dello scacchiere di Zeman, e il miracolo dell’ 80’ minuto su Gianluca Lapadula ne è un’ulteriore conferma. Il legno della porta di Fiorillo, sullo stacco di Romagnoli, è benevolo e i biancocelesti tirano un sospiro di sollievo per poi sfiorare il vantaggio con Benali. Palla fuori!

L’incessante pressing sulle fasce dei beniamini di casa, costringendo il Milan a sfondare sul centro, oggi si è rivelato decisivo. Un super Hugo Campagnaro, leader della difesa, nel recupero murerà l’occasione da gol di Lapadula.

Col pareggio si allontanano gli obiettivi

Arriva il triplice fischio e le squadre vanno negli spogliatoi. Per il Milan è un pareggio col sapore di sconfitta poiché, fallito il tentativo di sorpasso ai cugini nerazzurri, l’Europa si allontana. L’espressione finale di un deluso Vincenzo Montella ne è la prova.

I padroni di casa, vista la critica situazione in classifica, portano a casa un punto meritato quanto inutile. La testa andrà verso la trasferta di Empoli, che a sua volta dovrà vincere, visto il poco rassicurante +5 dal Crotone.

PESCARA-MILAN: IL TABELLINO DEL MATCH