Pescara, Oddo: “Restiamo con i piedi per terra”

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Le parole del mister del Pescara Oddo dopo la vittoria degli abruzzesi sull’Avellino per 1-3 nell’anticipo della 35.ma giornata di serie B

AVELLINO – É un Oddo soddisfatto ma con i piedi per terra quello che si presenta in conferenza stampa dopo la vittoria dei suoi contro l’Avellino per 1-3. Una vittoria importantissima che proietta il Pescara, almeno per una notte, al terzo posto che aveva abbandonato dopo il periodo nero. Mattatori della serata Lapadula, Caprari e Mitrita ma c’è da segnalare l’ottima prestazione dei due “canterani” Vitturini e Ventola (quest’ultimo all’esordio assoluto in Serie B).

Le parole di Oddo: ”Non ci esaltiamo, veniamo da due vittorie e da un momento difficile. Sono molto contento perché abbiamo fatto l’impresa. Giocare con tre 1997 in un campo difficile non è per niente facile. Abbiamo sempre pensato a lavorare. È vero che abbiamo commesso grandi errori, abbiamo perso dei punti per strada ma abbiamo sempre dato il massimo. Sono contento per i miei ragazzi soprattutto per i più giovani. Mandragora è un giocatore intelligente e quando hai dei calciatori così posso fargli fare qualsiasi cosa. Sulla marcatura nella palle inattive vi posso dire che è solo una questione di attenzione e non di zona o uomo. Sono contento perché nonostante tutto non abbiamo perso la nostra mentalità. Dobbiamo sempre costruire gioco. Il rammarico per quel periodaccio c’è ma se siamo in questa posizione di classifica è perché ce lo meritiamo”. E poi sui cambi: “Fortuna, altre volte avevo fatto gli stessi cambi e non era andata bene. Faccio sempre dei cambi ragionati per aiutare la squadra, quando azzecchi sei un tecnico vincente e quando sbagli sei un tecnico perdente. E’ la normalità del calcio, se azzeccassi sempre vincerei ogni partita”.

Parla anche Daniele Sebastiani: “Non dobbiamo abbassare la guardia, questa è una serata fondamentale come lo saranno le altre da qui alla fine. Noi non abbiamo mai avuto nessun dubbio su questa squadra, che ha avuto un momento di difficoltà nei risultati e non nel gioco. Dobbiamo tenere duro fino alla fine perchè possiamo fare qualcosa di importante. I giovani? Fornasier che è un ’93 sembrava un nonno oggi”, ride, “ Non abbiamo mai avuto paura di farli giocare, ne abbiamo tanti altri bravi. Peccato che non ci fossero i nostri tifosi, i tifosi sono il sale del calcio e spero che questa cosa delle trasferte vietate finisca”.