Mancava solo la matematica, mancavano solo pochi punti per sancire definitivamente una retrocessione alla quale ci eravamo rassegnati ormai da tempo.
Con le sconfitte subite contro Napoli e Genoa, dopo un solo anno si torna in serie B alla fine di una stagione a due facce. Si perchè alla fine del girone di andata i famosi 20 punti, obiettivo dichiarato del primo allenatore Stroppa, erano stati conquistati con la clamorosa vittoria di Firenze. Il subentrato Bergodi a quel punto sembrava essere padrone della situazione, reduce da due vittorie contro le rivelazioni del campionato, Catania e Fiorentina. In più le grandi prestazioni dei giovani talenti Weiss, Quintero, Perin e Celik inducevano i tifosi all’ottimismo in attesa del mercato di Gennaio.
Invece come spesso successo nelle annate storte dei biancazzurri il girone di ritorno ha regalato delusioni su delusioni. Il mercato ci ha consegnato ex giocatori di categoria come D’Agostino, Sculli e Kroldrup che per un motivo o l’altro non hanno inciso sul cammino del Delfino, mentre le scommesse argentine Caraglio e Bianchi Arce hanno dimostrato di non essere in grado di confrontarsi con un campionato come il nostro.
Una sconfitta dopo l’altra tra sfortuna, prestazioni discrete a sprazzi e tanti torti arbitrali che non giustificano però i soli due punti raccolti in 16 partite. Dopo lo 0-1 interno con l’Udinese, esonerato mister Bergodi, la mossa disperata Bucchi. Il tecnico della primavera ha portato un nuovo modulo di gioco, qualche schema e un pizzico di orgoglio alla squadra ma il divario tecnico, una volta spariti per un motivo o per l’altro i giocatori di punta, è sempre risultato immenso.
Siamo arrivati così domenica alla sfida del Ferraris contro quel Genoa battuto abbastanza nettamente all’andata. Inizio incoraggiante, qualche bello spunto sull’asse Cascione- Sforzini (da riproporre magari l’anno prossimo) ma sul più bello la solita disattenzione e il gol di Floro Flores ad allentare la tensione in campo e far tirare un sospiro di sollievo ai genoani che trascinati da Borriello completano l’opera con un poker ingeneroso. Da segnalare il primo gol di Sculli, capitano del Pescara negli ultimi turni che come Caprari a Roma, abbassa il capo e si scusa con i suoi ex tifosi.
Con noi tifosi biancazzurri invece finora non si è scusato nessuno per le continue umiliazioni delle ultime settimane e se i giocatori ormai abbiamo imparato a conoscerli in questo calcio moderno, dai dirigenti ci aspettiamo un segnale di rinascita, un segnale forte che la promozione di un anno fa non è stata una casualità.
Allenatore e direttore sportivo: da questa scelta si capirà quale campionato ci possiamo aspettare ad Agosto 2013. Si è parlato di Zeman, poi di De Canio ed infine di Marino….se i nomi son questi possiamo stare tranquilli anche perchè tra i giocatori sotto contratto, molti sono un vero lusso per la serie cadetta: da Sforzini a Cascione, da Balzano a Pelizzoli, una base dalla quale ripartire c’è…..non perdiamo questa occasione, rialziamo la testa e pensiamo in grande, dopo un anno così ne abbiamo tutti bisogno!
[Pierluigi Di Costanzo – Fonte: www.lavocedeipescaresi.net]
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