ROMA – Se Lazio-Fiorentina fosse stato un incontro di boxe, i biancocelesti avrebbero vinto ai punti. Ma nel calcio quello che conta è segnare, così è uno solo il punto che la squadra di Petkovic porta a casa. Grande rimpianto per una vittoria che la Lazio avrebbe meritato, in una partita condotta e dominata dall’inizio alla fine. Per il gioco espresso e per la cattiveria agonistica, Vladimir Petkovic può ritenersi però soddisfatto.
La Lazio meritava la vittoria, c’è amarezza?
Fa parte del calcio. L’importante è che abbiamo dato tutto. Abbiamo tirato tanto. Meritavamo di più, ma solo le prestazioni possono garantire fortuna e risultati.
Questa è la strada giusta su cui proseguire?
Siamo nel pieno di un processo. Ci sono diversi giocatori nuovi. Ci stiamo comportando bene, ma quando saremo al completo, ci sarà più concorrenza, si creerà un ambiente in cui ogni giocatore dovrà dare di più. La fame è tornata, dobbiamo aumentarla e concretizzarla con i risultati.
C’è fastidio per il primato della Roma?
No, non avverto nessuna pressione. Non faccio nessun commento su di loro, noi facciamo il nostro campionato. Si vedrà alla fine, siamo fieri di poter rappresentare l’Italia in Europa. Complimenti anche alla Fiorentina, abbiamo fatto una bella partita, dopo due viaggi faticosi.
Voleva questa partita da Felipe Anderson e Perea?
Hanno fatto molto bene. Perea ha lavorato tanto per la squadra, ha avuto possibilità di segnare e lo avrebbe meritato. Felipe ha avuto un po’ meno di autonomia, poi tra fine primo tempo e inizio della ripresa gli è mancata la benzina.
Continuerà con un centrocampo a tre, con pressing alto?
Questo tipo di gioco deve essere supportato da undici giocatori. I primi difensori sono gli attaccanti, abbiamo rischiato poco contro un avversario con tanta qualità. Li abbiamo controllati, abbiamo fatto 19 tiri in porta contro i 4 loro.
[Stefano Fiori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]