ROMA – Un inizio da incubo quello dei biancocelesti. Petkovic si lecca le ferite, una Lazio così brutta non può essere vera. Perdere coi più forti d’Italia ci sta, ma il 4 a 0 dell’Olimpico ha i connotati dell’umiliazione. Parlerà tra poco l’allenatore di Sarajevo, difficile trovare giustificazioni a una sconfitta del genere. Segui la diretta scritta della sua conferenza stampa su Lalaziosiamonoi.it:
Come interpreta la partita? Nell’intervallo come ha visto la squadra?
Io penso che fino al 2 a 0 ci siamo comportati bene. Non abbiamo meritato questo risultato, il primo gol è nato da un calcio di punizione dubbio, siamo stati troppo naif. Non si può lasciare Pogba in area da solo così come concedere tutti quegli spazi sulla sinistra. Abbiamo avuto le nostre possibilità, ma abbiamo subito una rete ingenua su un calcio d’angolo a favore. Bastava un piccolo fallo per risolvere la situazione, è vergognoso per come abbiamo mollato e subito il terzo e il quarto gol. Mi scuso io a nome anche di tutti quelli che hanno partecipato. Non deve mai più accadere un black out del genere.
Come si riparte dopo una sconfitta del genere?
Si torna nella realtà, dopo la finale vinta in certi momenti mollavamo troppo ed eravamo troppo convinti di poter vincere senza dare il 100%. Faccio i complimenti alla Juve che è una squadra fortissima, ha le qualità per vincere contro tutti in Italia, sicuramente il risultato può aiutarci a esaminare bene le cose e a guardarci in faccia. Ora abbiamo qualche giocatore in più, con la concorrenza ognuno deve meritare il proprio posto.
Gonzalez fuori per scelta tattica? Come ha visto Ledesma e Biglia insieme?
Adesso non è una questione individuale, Gonzalez e Onazi sono tornati da poco e non hanno fatto l’intera preparazione. Altri giocatori hanno meritato di iniziare la partita. Per il futuro si vedrà…
Oggi la squadra non è più costruita intorno a Hernanes?
L’anno scorso Hernanes non aveva iniziato la stagione come una figura centrale, ma ha meritato il ruolo soprattutto nella prima parte di campionato. La leadership non si conquista con la consegna dell’allenatore ma con il proprio gioco e le proprie responsabilità. Questo discorso vale per tutti, ognuno deve meritare di giocare.
Nel primo tempo la Lazio non ha concesso molto, però è stata disattenta sulle palle ferme…
Dobbiamo fare più attenzione, squadre forti come la Juve non perdonano. Dopo il 2 a 0 abbiamo ripreso a prendere il campo, ma neanche alla fine abbiamo segnato. Dobbiamo prenderla come una dura lezione e già dall’Udinese dobbiamo tornare a essere una squadra di tutto rispetto.
[Carlo Roscito – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]