Iannello, sul circuito di Parma hai tagliato il traguardo per quarto. Te lo aspettavi? Ora cosa ti attendi dalla stagione del CRV 2024?
“Per quanto riguarda la prima gara dovevo solo difendermi e fare il meno peggio possibile, purtroppo sia per la moto, vecchia ma potente, sia per il mio handicap, la pista di Varano de Melegari è l’esatto opposto di ciò che avrei bisogno. Ciò posto, il quarto posto va più che bene! Per la stagione 2024 mi attendo, e sto “lavorando” per questo, di fare risultati decisamente migliori, in primis Misano e Cervesina, piste molto veloci, ma anche Cremona”.
Che suggerimenti ti senti di dare al presidente e organizzatore novarese, Alessandro De Gregori, per migliorare, laddove possibile, la gestione del campionato che per la seconda volta quest’anno è a livello interregionale?
“Avendo fatto 15 anni in Coppa Italia, propongo continuamente a Daniele Alessandrini di contenere maggiormente i costi, qui al CRV i costi sono decisamente minori, pertanto attualmente non ho alcune critica per migliorare l’organizzazione, attualmente per me perfetta. Unica proposta, che già ho avanzato, è la possibilità di avere come pista anche quella di Grobnik in Croazia. Pista ex mondiale, molto bella, paddock molto alla portata di mano e umile e, nonostante la distanza, costi molto bassi per pista, alloggi e vitto”.
La prossima gara sarà il 19 e 20 maggio a Cremona. Quali le caratteristiche principali della pista lombarda?
“Cremona aveva come “pecca” le curve 11 12 e 13, cioè le ultime, ma in previsione dell’avvento del motomondiale SBK queste sono state modificate, rendendo a mio avviso il circuito molto bello. E’ meno “Stop and go” di Varano De Melegari, e pertanto ci saranno molti meno problemi riguardo l’impennamento della moto; ci sono delle curve abbastanza veloci ed un rettilineo di tutto rispetto. L‘asfalto ed i cordoli sono tenuti in perfetta condizione e ci sono buone via di fuga, tutti aspetti molto importanti per la sicurezza”.
Iannello, infine, fa il punto sulle gomme.
“Vorrei, se possibile, parlare anche delle gomme del Trofeo, le Michelin Performance, perché le reputo veramente eccezionali. L’anteriore scende in piega con una velocità disarmante, scorre molto bene all’interno della curva, chiude molto bene a cordolo la curva, entro in curva con 5 6 bar di freno a 50 gradi di inclinazione, senza nessun problema. Come durata siamo al doppio di altre. Il posteriore ha un drop decisamente contenuto, una perdita di aderenza anch’essa contenuta e controllabile. La durata anche del posteriore è superiore ad altre”.
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