Mauricio Pinilla si trova a suo agio con i più piccoli, essendo padre di tre bimbi (due femmine e un maschietto). Il cileno è protagonista, per la prima volta da quando è in Sardegna, dello “stadio dei bambini”, presso la scuola Cristoforo Colombo a Cagliari, e non teme le loro domande (spesso toste, perché senza filtri). “Sono abituato – dice l’attaccante rossoblù – anche i miei figli mi mettono in difficoltà con le loro curiosità”.
Pinilla traccia subito un bilancio sui suoi dodici mesi al Cagliari: “Sicuramente positivi, l’anno scorso ho fatto molto bene, ultimamente ho sofferto per alcuni problemi fisici ma adesso sono in forma. Con il Genoa non ho giocato per scelta tecnica ma, d’altronde, significa che gli altri attaccanti stanno giocando meglio e, in effetti, hanno vinto. Mi impegnerò ancora di più, la concorrenza può solo essere uno stimolo”. Il cileno è dunque sereno e molto contento della squadra e del gruppo. “Siamo unitissimi – prosegue – e sono consapevole che i compagni mi aspettano. Domenica è arrivato il risultato, potrebbe essere la partita della svolta, ma stavamo facendo bene, le prestazioni sono state ottime anche contro due squadre come Juventus e Lazio. Abbiamo lavorato sull’aspetto psicologico, perché il calcio è fatto di momenti, speriamo sia cominciato il nostro. Con il Genoa abbiamo dimostrato il cambio di mentalità”.
Pinilla sa di essere un idolo per i più piccoli. “I bambini – dice – adorano i calciatori, ma è giusto che sappiano che siamo persone normalissime”. Riguardo al suo futuro, infine, non ha dubbi. “Sto bene a Cagliari – conclude – e spero di restare”.
[Laura Puddu – Fonte: www.tuttocagliari.net]