Dopo sette gare in 21 giorni l’Udinese finalmente può rifiatare. Un filotto entusiasmante in cui i ragazzi di Guidolin non hanno mai conosciuto il significato della parola sconfitta. Una serie di risultati utili che li ha portati in carrozza al vertice della classifica del campionato italiano e del Gruppo I di Europa League. “Questa sosta ci fa bene, perché possimo ricaricare le batterie e perché permette ad alcuni infortunati, come Floro Flores e Coda, di rientrare in gruppo” racconta Giampiero Pinzi nella conferenza stampa di questo pomeriggio allo Stadio Friuli.
Pierpaolo Marino ti sponsorizza a gran voce per un posto in Nazionale. Che effetto ti fanno le parole del DG dell’Atalanta?
“Un piacere enorme. Ho sempre avuto un bellissimo rapporto col Direttore, che mi portò qui a Udine nell’operazione che condusse Fiore e Giannichedda alla Lazio. Non ho mai sentito Prandelli in questi mesi; vedo un gruppo azzurro ben definito e delineato, è difficile entrare a farne parte e non mi aspetto una chiamata. Sarebbe un sogno se arrivasse una telefonata da Coverciano, ma non ne faccio un’ossessione. Senza presunzione non mi sento inferiore a chi veste l’azzurro in questo momento, ma le scelte del Ct vanno rispettate e per ora stanno pagando”.
Come vivete nello spogliatoio le notizie sul caso Sion?
“E’ una situazione strana, ma noi restiamo tranquilli, vorrà dire che dovremo battere un’altra squadra. Il calendario è bello fitto di impegni; non ci resta che attendere gli sviluppi di questa situazione”.
Il 16 ottobre affronterete per la prima volta German Denis da avversario. Sarà emozionante ritrovare il campione argentino?
“Pierpaolo Marino l’ha voluto fortemente a Bergamo e ha avuto ragione. Il Tanque è una persona eccezionale e molto disponibile. Sono dispiaciuto per la sua partenza, ma contento che esprima il suo valore. L’infortunio e il modulo l’hanno penalizzato qui in Friuli. Si tratta di una punta che deve aspettare i cross in mezzo all’area”.
Che differenze vedi tra questa Udinese e quella di un anno fa?
“Siamo una bella scoperta, nemmeno noi conosciamo ancora il nostro reale valore. Sappiamo di dover essere aggressivi e difendere sempre in undici. Siamo umili e lottiamo su ogni palla come se fosse quella decisiva. Il primo posto ci dà enusiasmo e consapevolezza nei nostri mezzi. Della squadra di un anno fa è rimasta la mentalità. In panchina abbiamo un tecnico straordinario che capisce le situazioni prima degli altri”.
Che impressione ti ha fatto Danilo?
“E’ un giocatore che dà sicurezza e tranquillità. Sa sempre cosa fare, è un ragazzo serio e ha dato un contributo importante alla causa. Nel corso dell’anno emergeranno altri ragazzi: Torje sta già dimostrando di avere grandi qualità”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]