Pirlo: “I partenopei sono una grande squadra, in campo il distacco non si noterà”

227 0

logo-juventusC’è chi lo ha disegnato con la bacchetta di direttore d’orchestra, dopo le melodiose invenzioni da fermo delle scorse settimane. C’è chi gli ha affidato la regia, in virtù del suo guidare le manovre come pellicole cinematografiche. Poi, c’è chi lo chiama “Professore”. Andrea Pirlo: mette lui la faccia, alla vigilia della sfida con il Napoli.

«A Milanello, Seedorf era stato soprannominato ‘il Professore’: lo sentivo spesso. Qui a Vinovo, i miei compagni hanno iniziato a chiamarmi così: mi sembra un bel soprannome». L’ultimo schiaffo al “Diavolo”, l’ex centrocampista rossonero lo ha dato così, davanti alle telecamere di Sky, con l’aplomb che lo contraddistingue. Poi, pensieri dediti al Napoli, che la Juve va domani ad affrontare con 20 punti di vantaggio: «I partenopei sono una grande squadra, in campo il distacco non si noterà». Come invece si notò all’andata (3-0 allo Stadium con calcio piazzato vincente del “21″ azzurro): «All’andata, abbiamo giocato nel migliore dei modi: era uno scontro diretto, ma siamo scesi in campo per vincere, come sempre. La mia punizione decisiva? La posizione era un po’ laterale, ho cercato di far passare il pallone sopra la barriera ed è andata bene».

Sta andando tutto bene in questa stagione bianconera, eliminazione dalla Champions a parte. Champions League che resta una fissa di Pirlo («Io gioco sempre per vincere, ho sempre in testa grandi obiettivi»), ma ora accantonata: «Adesso siamo concentrati sul campionato e l’Europa League: più obiettivi si hanno, più uno spera di vincere». Anche lui ammaestrato dal tecnico-martello: «È il terzo anno di Conte, la terza Juve, ma la voglia di vincere è sempre la stessa. Sono cambiati moduli e modo di giocare, ma la sostanza è rimasta uguale. Abbiamo acquisito esperienza, consapevolezza, qualità che ci hanno aiutato a raggiungere i nostri risultati».

Se dici qualità inerente la Juve, pensi a Pirlo. E Pirlo a chi pensa? «Tevez è un grandissimo giocatore, ci ha portato qualità e tantissimi gol. Lo conoscevamo già: aveva già vinto tanto all’estero e qui sta dimostrando tutto il suo valore». Estero che ha attirato spesso in passato il “Professore” bianconero. Tentazioni accantonate: «Negli scorsi anni, ho valutato la possibilità di un’esperienza all’estero, ma alla fine qui mi trovo bene, credo sia il posto migliore per continuare a giocare a calcio».

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]