Pizzul: Milan, te lo meriti

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E’ sempre rimasto lì, nella galleria dei personaggi più amati di tutti i tempi, tra i grandi poeti del calcio, gli unici che con passione e semplicità hanno scritto pagine storiche e indimenticabili.

Lui è Bruno Pizzul, giornalista, ex-calciatore e telecronista RAI della nazionale italiana dal 1986 al 2002, per i molti amanti del pallone ‘la miglior voce del calcio italiano.’  Nel giorno in cui il Milan ha festeggiato il 18° scudetto della sua storia, l’abbiamo incontrato a Chieri, alle porte di Torino, per una piacevole chiacchierata a margine del 1° Memorial intitolato a un grande rossonero degl’anni ’60 e ‘70,  Roberto Rosato. In esclusiva per ‘Il vero Milanista .it’ abbiamo ripercorso così la straordianria cavalcata del primo Milan di Massimiliano Allegri.

Bruno, in apertura un tuo giudizio sulla stagione dei rossoneri.
E’ uno scudetto pienamente meritato. Credo di poter interpretare il pensiero dei tifosi: è giunto tanto più gradito in quanto forse in avvio di stagione non tutti speravano di poterlo vincere. E’ stato sicuramente molto molto bravo Allegri che ha dato una chiara fisionomia alla squadra, spalleggiato dalla società che a gennaio ha deciso di intervenire. Vi ricordo che poco prima che iniziasse il campionato, prima che arrivasasero Ibra e Robinho, c’era un po’ di perplessità, poi invece le cose si sono sistemate. Allegri ha avuto il grande merito di saper utilizzare al meglio il momento di forma dei singoli giocatori: in avvio di stagione tutti parlavano di ‘Ibra-dipendenza’, e in effetti Ibrahimovic ha dato una grande mano nel girone di andata; poi quando è venuto a mancare, per varie circostanze che ben conosciamo, la squadra aveva già assunto una fisionomia tattica ben definita. Sono poi arrivati rinforzi adeguati nel mercato invernale e il Milan ha vinto con pieno merito anche perché ha conservato il primato così a lungo. Davvero una stagione da incorniciare.

Aldilà dei soliti noti, quali son stati i rossoneri che ti ha particolarmente sorpreso?
Sono due i nomi da mettere in particolare evidenza, senza che gli altri vengano dimenticati: Abate e Abbiati sono stati puntelli straordinari. E poi c’è Thiago Silva, veramente di un’altra categoria.

Parlando invece di partite, riavvolgendo il nastro della lunga cavalcata del Milan, quali sono stati i novanta minuti che ti hanno “esatato” di più?
Più che esaltato ho avuto immediatamente la percezione che potesse essere la partita decisiva: è il derby di ritorno. Alla vigilia la sensazione generale era che l’Inter fosse lanciata e pronta al sorpasso e poi invece l’ha spuntata il Milan giocando con grandissima attenzione tattica. Quella per i rossoneri è stata la partita decisiva.

[Redazione Il Vero Milanista – Fonte: www.ilveromilanista.it]