Andata all’inferno e ritorno. Al “Rigamonti”, nella prima semifinale playoff, il Brescia spaventa il Livorno, gli fa passare una bruttissima mezzora, ma poi subisce il ritorno degli amaranto che soffrendo e stringendo i denti riescono a portare a casa un preziosissimo pareggio grazie a Paulinho che, in avvio di ripresa, risponde al vantaggio di Caracciolo scartando l’ennesimo cioccolatino confezionato da Arcari.
Calori conferma l’undici previsto alla vigilia con il tridente Sodinha-Caracciolo-Corvia mentre Nicola sorprende tutti lasciando fuori Dionisi per Gentsoglou. Il primo tempo è tirato, il Brescia sa che deve fare la partita e ci prova ma gli amaranto sembrano in completo controllo del match e in contropiede provano a spaventare Arcari con Emerson e Schiattarella. A rompere l’equilibrio, come spesso accade quando la posta in palio è pesante, è un episodio. Sugli sviluppi di un corner inesistente l’Airone Caracciolo si libera di Decarli e trova la zuccata vincente. Il Livorno accusa il colpo e le Rondinelle potrebbero perfino raddoppiare con Sodinha che però da ottima posizione calcia in curva. Gli amaranto provano a scuotersi e proprio in chiusura di tempo vanno vicino al pareggio con Belingheri con un bel tiro dalla distanza che scalda i guantoni di Arcari.
Nella ripresa il Livorno trova subito il gol del pareggio grazie a Paulinho che è lesto a sfruttare un’uscita maldestra di Arcari su cross di Schiattarella. Amaranto che dunque si confermano davvero una bestia nera per l’estremo bresciano già autore di due errori decisivi nella gara di campionato di qualche settimana fa. Il pari rinvigorisce i labronici e mina l’entusiasmo del Brescia. Come se non bastasse Calori perde i pezzi: escono per infortunio prima capitan Zambelli e poi Caracciolo. Nicola non è da meno e deve rinunciare a Schiattarella, toccato duro. Con il passare dei minuti la gara si incattivisce e rischia di farne le spese Lambrughi che con un’entrataccia su Rossi rischia di finire sotto la doccia prima del tempo. Ciampi gli mostra il giallo ed è un sospiro di sollievo. Nel finale la Leonessa prova a piazzare la zampata finale, ad onor del vero più con il ruggito che con gli artigli. I brividi però non mancano: dopo il tentativo di Corvia in acrobazia da distanza ravvicinata è Finazzi, durante il terzo minuto di recupero (Ciampi ne concede addirittura sei!) con bel tiro a rientrare a materializzare l’ennesima beffa. Mazzoni però vola e con un intervento da campione salva la porta amaranto. Una paratona. Finisce 1-1 e per gli amaranto va benissimo così. Al “Picchi” domenica sera basterà non perdere per volare in finale. Il primo ostacolo è superato, la corsa continua.
[Luca Aprea – Fonte: www.amaranta.it]