Poker dell’Aikoa Racing tra TCR Italy e Coppa Italia Turismo

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TCR Italy Franca – credit: Claudio Signori

Sono quattro i piloti in testa nei rispettivi campionati per un anno già da record, il profilo di Baldan, Franca, Eroge e Cardone

PADOVA – La stagione 2024 ha regalato un incredibile primato ad Aikoa Racing, che al giro di boa della stagione del TCR Italy e della Coppa Italia Turismo, può vantare quattro piloti in testa alle rispettive classifiche di campionato. Nel TCR Italy, Nicola Baldan è in testa alla classifica generale, così come Luca Franca guarda tutti dall’alto nel campionato riservato alle vetture DSG. Stessa situazione nella Coppa Italia Turismo, dove Demir Eroge e Francesco Cardone guidano il gruppo rispettivamente tra le sequenziali e le DSG. Un dominio che si aggiunge al successo conquistato dal giovanissimo Filippo Barberi nel TCR Spain, vincitore del round di Estoril.

Nicola Baldan, già Campione del TCR Italy nel 2017 e protagonista nelle ultime stagioni del TCR Europe, è al ritorno nella serie tricolore. In sei gare ha totalizzato quattro arrivi a podio, divisi tra la vittoria di Pergusa e tre secondi posti. Risultati che lo hanno fatto balzare in testa alla classifiche dopo il Mugello. “Ci abbiamo messo un po’ ma ce l’abbiamo fatta! Abbiamo avuto la meglio anche sulla sfortuna che ci ha tolto due potenziali vittorie a Misano e a Pergusa, senza quei due ritiri oggi avrei come peggior risultato…il secondo posto! Questa è una stagione decisamente impegnativa, con 6 vincitori diversi in 6 gare e tanta lotta in pista. E’ stimolante, ma anche molto difficile. Ci sono tanti piloti che possono arrivare a podio, che possono infilarsi tra te e il tuo avversario ma anche toglierti punti. Sarà un finale di stagione decisamente caldo e pieno di sorprese”.

Quindi, quale è il piano per i prossimi tre appuntamenti?

“Fare punti, non commettere errori e trarre il meglio da ogni situazione. A Imola andremo con 40kg di zavorra mentre i nostri avversari saranno a 0. Ci sarà da accontentarsi e prendere al volo ogni occasione. Questo non vuol dire che andremo di rimessa, ma correre con il cervello acceso si. 6 gare al termine, 4 piloti in lizza per il titolo, 30 auto in pista: è tassativamente vietato sbagliare. Anche perchè noi abbiamo già usato le due joker races. Di sicuro sarà lotta dura fino all’ultimo metro di Gara 2 a Monza. Testa bassa e mai paura!”

Ti aspettavi di essere in testa a metà stagione?

“Se dicessi di no mentirei, perchè è nell’indole di ogni pilota che vuol vincere e con Aikoa abbiamo lavorato tanto durante l’inverno. Ma non era così scontato, visto il livello decisamente alto dei miei avversari. Oggi inoltre l’Audi soffre un pelo la concorrenza delle auto più recenti, ma nonostante questo la mia RS3 LMS si è dimostrata competitiva in ogni circuito. E questo è tutto merito del gran lavoro della squadra e dei tecnici a cui devo tantissimo per questa stagione”.

Ma chi è Nicola Baldan quando non mette il casco?

“Un innamorato perso delle auto e delle corse. Quando non indosso il casco mi piace condividere la mia esperienza per far crescere giovani piloti e aiutare gentlemen driver, che è quello che già faccio con i piloti Aikoa Racing sia in Italia che in Spagna. Oltre al coach in pista sono anche istruttore per Quattroruote. Se a questo aggiungi la mia attività come proprietario della pista Chioggia Kart, capisci bene che la mia vita è tutta costruita intorno alle quattro ruote.” scherza il pilota veneto.

Oggi Baldan è un’ispirazione per tanti piloti, ma a chi si è ispirato il giovane Nicola?

“Ho sempre sognato di essere Baldan! Scherzi a parte, sin da quando sono bambino passo le mie domeniche a guardare gare e analizzare tempi, mondiale TCR, MotoGP, F1, GT, qualsiasi cosa abbia un motore. Sono cresciuto nel mito di Giovanardi e l’Alfa Romeo, ho avuto la fortuna di conoscere e confrontarmi con alcuni dei miei idoli come Tarquini ed Huff, ho avuto l’incredibile occasione di vivere in pieno tutta l’era Rossi nel motomondiale. Mixa un po’ tutto, aggiungici un pizzico di Superturismo italiano e le migliori lotte del BTCC, e hai una panoramica di cosa sognavo da bambino e perchè sono qui oggi!”.

Luca Franca è il capoclassifica che non ti aspetti. Campione in carica della Clio Cup Italia e protagonista anche della serie europea della Regiè, il pilota di Cattolica a inizio anno ha optato per il passaggio alle ben più potenti TCR. Un cambiamento che Franca ha digerito subito e bene, con la prima fila conquistata in qualifica sia a Misano che a Pergusa e poi finalmente la pole al Mugello. “Si, il TCR mi è piaciuto subito, devo ammetterlo. Non è stato semplice perchè rispetto alla Clio è una vettura totalmente diversa: più grande, più pesante, più potente ma anche con un passo più lungo che ti fa sentire più sicuro e gomme più larghe che ti danno un’extra boost di aderenza. Questo non vuol dire che sia più facile, anzi. Le TCR sentono molto di più le variazioni di assetto e ci sono tantissime opzioni di intervento, trovare il bilanciamento giusto per me che ho fatto pochi test non è sempre così semplice.” ha detto Franca, che poi continua. “In questo senso il lavoro con la squadra diventa fondamentale. In pista ma non solo. In questa pausa estiva mi sono sentito spesso con il mio ingegnere per valutare insieme assetti, cambi, strategie. E’ un modo molto professionale di lavorare. Ti fa crescere tanto sotto tanti punti di vista”.

41 punti di vantaggio sono un bel capitale…

“Sono tanti vero, ma ci metti poco a trovarti a dover inseguire. Vanno sicuramente capitalizzati e in questo senso cercheremo di essere il più attenti possibile. Non vuol dire correre in difesa, ma continuare ad essere costante. Questa e’ stata la nostra grande forza, non abbiamo ancora vinto, ma 5 podi su 6 gare sono una buona performance comunque. Puntiamo a fare più punti possibile ad ogni gara. A Monza, in Gara 2, tireremo le somme”.

Come ti prepari ad un weekend di gara?

“Lavorando su me stesso e cercando di conoscere al meglio la macchina. Sono una persona ansiosa, quindi cerco di vivere tranquillo e arrivare in pista con la mente libera. Ti direi il prototipo del pilota zen. Questo mi aiuta tanto nelle fasi di gara più concitate. Mi tengo allenato mangiando bene, camminando tanto e macinando km in bici. Poi vivo in officina in pratica, che è l’attività di famiglia. Un lavoro molto prezioso: mi aiuta anche ad avere quella conoscenza tecnica che ti aiuta poi in pista a ‘sentire’ e salvaguardare la meccanica”.

Il Franca pilota lo conosciamo, ma chi è Luca?

“Luca è appassionato di auto a 360 gradi, lavoratore nell’azienda di famiglia, che passa le sue giornate a guardare gare di ogni tipo, dalla Formula 1 alle salite. Abito a pochi km da Misano, quindi ogni occasione è buona per fare un salto in pista, come pilota, coach o semplice appassionato seduto sugli spalti”.

Una passione che condividi quotidianamente con i tuoi follower.

“Ho avuto l’opportunità di indossare un casco e vivere un sogno. Ho trasformato la mia passione in un lavoro e so che in tanti vorrebbero fare altrettanto ma non possono, fermati dai costi del nostro sport. E allora, un po’ per gioco all’inizio, ho cominciato a condividere su Youtube le mie emozioni, le mie gare, cosa vedo, vivo e sento in un fine settimana di gara. Racconto un po’ il Luca pilota che in realtà è un ragazzo come tanti che ha avuto il privilegio di realizzare un sogno. Ne è nato un percorso interessante, con sempre più persone che mi seguono e aziende che hanno scelto di farsi conoscere anche grazie al mio raccontare le corse. Anche in questo caso ho trasformato una passione in un qualcosa di molto reale e che mi aiuta tanto a chiudere il budget per la stagione”.

Chi è l’idolo di Luca Franca?

“Questa è facile! Sebastian Vettel, sin dai tempi della Red Bull. La sua storia è stata di profonda ispirazione per me!”.

Il TCR Italy torna in pista questo fine settimana, con il quarto appuntamento previsto sullo storico tracciato di Imola.