Il paron bianconero Gianpaolo Pozzo ha parlato, ieri, in esclusiva, ai microfoni di Rai Sport della cavalcata trionfale della sua Udinese, dei segreti del successo del club bianconero e dei progetti futuri.
“Il nostro segreto è il lavoro. Abbiamo uno staff valido, appassionato e guidato da un grande allenatore. La nostra è una società solida dove tutti remano nella stessa direzione”.
Che sensazione prova nel sentir affiancare il nome dell’Udinese a quello del Barcellona?
“Fa un immenso piacere, ma si tratta di due realtà completamente diverse. I blaugrana sono una grande società e una magnifica impresa. Il paragone è relativo allo stile di gioco dei ragazzi di Guidolin che si avvicina a quello degli uomini di Guardiola. Le due squadre divertono il pubblico, offrono un bel calcio e fanno molti gol”.
Alexis Sanchez è il nuovo Lionel Messi?
“Diciamo che il Nino è il nostro Messi. L’argentino è un giocatore già consacrato, mentre il cileno sta maturando adesso, sebbene a 16 anni avesse già l’appellativo di “Maravilla”. Sta crescendo e sono sicuro che non si monterà la testa. Gli piace giocare a calcio e adora vincere”.
Le offerte per lui non mancano…
“Non parliamo di mercato. Mi dispiace che alle volte l’Udinese assuma un profilo di squadra mercantile. Adesso stiamo cercando di raggiungere obiettivi importanti, ma il cammino è ancora lungo e la concorrenza agguerrita. Mi piacerebbe poter tagliare un grande traguardo e se ci riuscissimo…beh, allora cambierebbe tutto. Non abbiamo bisogno di vendere giocatori e non cerchiamo compratori. La nostra volontà è quella di conservare questo organico in caso di qualificazione alla Champions League. Cercheremo di convincere tutti della validità del nostro progetto, Sanchez in primis”.
Intanto Totò Di Natale con 23 reti è di nuovo saldamente in testa alla classica marcatori.
“E’ un super campione, un ragazzo che ha fatto la gavetta e che si sta togliendo grandi soddisfazioni qui in Friuli. Forse in un grande club non sarebbe riuscito a ottenere tanto, la sua scelta di rimanere qui ha pagato”.
E’ mister Guidolin l’artefice di questo miracolo?
“Se devo essere sincero nemmeno io mi aspettavo tutto questo e subito. Che fosse un allenatore in gamba e del calibro di Zaccheroni e Spalletti già lo sapevo dopo la sua prima stagione a Udine, ma che riuscisse a formare un gruppo così granitico in così poco tempo non potevo immaginarlo”.
Quando nascerà la nuova casa dell’Udinese?
“Questo è un punto determinante se vogliamo fare il salto di qualità. Ci serve il dodicesimo uomo in campo, vogliamo realizzare una struttura che inviti lo spettatore a venire a vedere le partite. Ce la stiamo mettendo tutta perché venga realizzata il prima possibile”.
Dove sarebbe adesso l’Udinese se in quelle prime quattro giornate non avesse conseguito quattro sconfitte?
“Col senno di poi l’inizio di campionato non è da buttare, perchè anche allora la squadra esprimeva un bel gioco. Le sconfitte hanno formato i giocatori e, gara dopo gara, il gruppo ha ingranato la marcia giusta e adesso batte record su record. Il nostro cammino è partito da lì, da quelle quattro sconfitte consecutive e ora, se le vinciamo tutte da qui alla fine, niente è impossibile. Quantomeno chi ci sta dietro non potrà più raggiungerci!”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]