Toccherà a Cesare Prandelli guidare la Nazionale azzurra una volta conclusa l’esperienza al Mondiale in Sudafrica. L’ex allenatore della Fiorentina ha infatti ricevuto l’incarico di commissario tecnico per i prossimi 4 anni, fino alla coppa del Mondo in Brasile. Tra poco più di un mese dunque terminerà il mandato di Marcello Lippi, e con esso anche le numerose polemiche legate alle scelte, spesso opinabili ma sempre coerenti, dell’attuale Ct, ancora con la corona di Campione del Mondo in testa. Prandelli viene considerato da tutti la scelta migliore, sia dal punto di vista professionale sia umano. E’ un tecnico, ma anche un uomo che ha saputo farsi apprezzare da sempre, rimanendo al suo posto e lavorando sempre di più per dare alle sue squadre la propria impronta, senza mai andare sopra le righe. Non è un caso se, nonostante la stagione della Fiorentina (sogno Champions a parte) sia stata sottotono, il pubblico gigliato non gli ha mai fatto mancare la sua stima.
Con il nuovo corso si aprono nuovi scenari per il futuro della Nazionale italiana. Prandelli è un tecnico che ama puntare sui giovani, lo ha sempre fatto, e probabilmentecercherà di dare un taglio evidente rispetto al passato, tentando di costruire un gruppo nuovo che sappia metabolizzare i suoi dettami tattici e, soprattutto, possa arrivare al meglio alle prossime competizioni, partendo dagli Europei in Polonia e Ucraina, fino al prossimo Mondiale. Giovani di talento, dunque, che tra quattro anni siano nel pieno della loro condizione e abbiano raggiunto la maturità necessaria per rappresentare i colori azzurri a livello internazionale. Ci vorrà del tempo, e soprattutto molto impegno, ma Prandelli non è un allenatore che teme questo genere di sfide e i risultati nel tempo gli hanno sempre dato ragione.
La scelta di affidargli questo incarico potrebbe avere ripercussioni positive anche in casa Inter. Se Davide Santon era già nel giro della Nazionale di Lippi e probabilmente sarebbe stato tra i convocati se non avesse avuto il problema al ginocchio destro che lo ha tolto di mezzo nel finale di stagione, c’è un altro giocatore che attendeva con ansia il cambio di guida tecnica: Mario Balotelli. L’attaccante, che nell’ultimo periodo si è comportato egregiamente, alla luce delle sue abitudini discutibili, sperava di essere preso in considerazione da Lippi per il Sudafrica, ma il Ct lo ha rinviato al suo successore. Sarà proprio Prandelli, si spera, a dargli finalmente lo spazio che si è meritato sul campo: a 20 anni è ancora tutto da plasmare, e oltre al lavoro del prossimo allenatore dell’Inter sarà fondamentale anche quello dell’ex tecnico viola. Lui con la Fiorentina ha schierato talvolta una squadra offensiva, un 4-2-3-1 in stile Mourinho (anche se il modulo principale era il 4-4-1-1) in cui uno come Balotelli si troverebbe benissimo nel ruolo di punta esterna, alle spalle di Gilardino, magari al fianco di Cassano (anche lui tra i papabili di ritorno in azzurro).
Se tatticamente e tecnicamente, uno come Balotelli può diventare la stella italiana dei prossimi anni, Prandelli dovrà lavorare molto sulla testa del ragazzo, il motivo principale per cui Lippi ha preferito ‘evitarsi’ problemi. Anche oggi SuperMario avrebbe fatto comodo alla Nazionale, inutile nasconderlo, ma il commissario tecnico, definendolo ancora immaturo, ha scelto di lasciarlo a casa, rispettando il suo credo fino in fondo, così come per Cassano. Prandelli non è testardo, non sacrifica il bene della sua squadra per motivi personali o scelte indiscutibili. La sua duttilità e apertura alle possibili soluzioni che ha a disposizione consentirà a Balotelli di ritagliarsi finalmente quel posto in azzurro che sperava potesse essere già suo. Certo, anche lui dovrà dimostrare di meritarselo, perché per quanto sia amico dei giocatore anche Prandelli non accetta comportamenti che destabilizino il gruppo. Ma Mario difficilmente correrà il rischio di sprecare la chance che la Figc gli sta dando con la decisione di affidarsi all’ex allenatore viola. Per lui questo potrebbe essere il primo passo verso la gloria internazionale.
[Fabio Costantino – Fonte: www.fcinternews.it]