Il commissario tecnico dell’Itaila Cesare Prandelli è stato raggiunto dai taccuini di ilsussidiario.net per un’intervista esclusiva. Argomento della chiacchierata il futuro della nostra nazionale:
“Il talento è una dote naturale, ma se non si fa nulla o si fa poco per valorizzarlo rimane una potenzialità inespressa. Negli ultimi anni in Italia si è puntato poco sulla valorizzazione del talento e sul perfezionamento della tecnica individuale. Si è preferito piuttosto prendere in considerazione altri parametri come la struttura fisica e l’aspetto tattico.
I successi recenti di Spagna, Germania e Svizzera ci ricordano proprio che un calcio efficace è soprattutto espressione di talento rafforzato da un’ottima base tecnica. Quando il giocatore ha la sicurezza del gesto tecnico sviluppa naturalmente preazione e capacità di osare.
Meglio uomini leader o gruppo compatto? Ogni nazionale e club, in qualsiasi sport di squadra, ha avuto, ha e avrà sempre uno o più leader al proprio interno. Il successo di un gruppo, la sua compattezza, risiede anche nel riconoscimento spontaneo di una leadership quale vero e proprio punto di riferimento dentro e fuori dal campo. Guai a non averne.
I giovani saranno la vera riviluzione della mia Italia? Più che di rivoluzione parlerei di una necessaria ricostruzione dopo la naturale conclusione di un ciclo magnifico caratterizzato dalla presenza di tanti campioni che ci hanno consentito di vincere la quarta Coppa del mondo.
Abbiamo iniziato da pochi mesi un lavoro importante con l’obiettivo di dare a questa squadra un’identità forte sotto il profilo tecnico, una fisionomia che esprima un calcio di qualità attraverso la valorizzazione dei talenti di cui disponiamo. Ci siamo dati delle scadenze nel medio e lungo periodo e la qualificazione all’Europeo 2012 rappresenta una prima verifica. Totti in azzurro? Sulla questione del ritorno di Totti in Azzurro, è stata strumentalizzata ad arte un’affermazione pronunciata con grande schiettezza da Antonio Cassano. Tutto qui.
La Juve investe sui giovani? Tutto quanto viene fatto dai nostri club per valorizzare il calcio italiano è positivo: se ai giovani calciatori italiani vengono offerte le giuste opportunità per poter acquisire esperienza e caratura internazionale, le squadre nazionali non possono che trarne beneficio”.
[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]