Prandelli: “Non è il momento di parlare di calcio ora”

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Le parole dell’ex allenatore della Nazionale italiana nel corso di un’intervista rilasciata quest’oggi a Radio Deejay.

MILANO – Cesare Prandelli, ex Commissario Tecnico della nostra Nazionale, ha rilasciato un’intervista a Radio Deejay parlando della difficile situazione attuale che sta vivendo tutto il Paese: “Non conta molto come la veda io. Dobbiamo tenere conto di quello che c’è là fuori. Bisogna lasciar decantare lutto e dolore. Ci vuole rispetto per chi ha sofferto, non si può passare dal cimitero allo stadio in un giorno.Non devono essere pronti solo i calciatori, devono esserlo anche gli appassionati. Il calcio viene dopo, prima ci sono le soluzioni per la gente”.

Poi, spazio al passato a cominciare dal ricordo di Borgonovo: “Giorno più emozionante vissuto? Dico la partita per Borgonovo, è stata una serata incredibile anche perché è stato difficilissimo organizzarlo e poi tutti sul carro. Una serata bellissima, grande emozioni. Dal punto di vita professionale non saprei, il calcio è diventato l’ultimo dei miei pensieri” Su Riva e Platini: “Quando era in Nazionale, parlava lui con i giocatori di talento. Sapeva toccare le corde giuste e stimolare e motivare i giocatori nei momenti particolare. Talento più puro? Tra quelli che ho incontrato dico Platini, faceva più di 20 gol a campionato e non era neanche una punta. Di quelli che ho allenato ce ne sono tanti, ma il talento non basta e tanti non si sono confermati”.