Sui moduli ho le idee abbastanza chiare, anche se dobbiamo stabilire bene qual è il migliore: ora vediamo qual è la seconda punta giusta. Non vorrei parlare dei 23 che verranno in Brasile. In questo momento piuttosto mi interessa verificare il modulo tattico. In particolare, capire come dare densità al centrocampo, che sia in grado di difendere e attaccare. Parlare di 4-4-2 o 3-5-2 è solo un discorso di numeri in questo momento. Ogni partita costituisce un banco di riflessione.
La Nigeria ha almeno 10 elementi che giocano in Europa, mi aspetto un avversario molto forte soprattutto sul piano fisico. Il calcio africano ha ormai messo le radici, facendo registrare un grande miglioramento tattico individuale, se non proprio collettivo. Hanno una grande capacità di reazione, e se la Nigeria arriverà al Mondiale con una buona forma fisica, potrà sicuramente fare la sua parte.
Faccio tanti esperimenti perché ho poco tempo: non aver avuto gli stage non è un problema, ma un dato di fatto. Certo, ne avessi avuti alcuni non avrei dovuto chiamare tanti giocatori e non saremmo incappati in certe figuracce, almeno nei risultati. Ora tutti pensano al campionato, poi al Mondiale saranno tutti tifosissimi. Mi piacerebbe più entusiasmo ora”.
[Ivan Cardia – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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