Gli uomini di Guardiola dominano come pochi in Europa. Gioco e risultati parlano chiaro: quest’anno i Citizens vogliono vincere tutto
Miglior attacco del campionato con 40 reti segnate in 12 gare. Una media di più di 3 reti per singola partita, con una produzione offensiva senza eguali. Infatti il City di Guardiola è la prima squadra della storia del calcio ad aver coinvolto 6 giocatori, con gol o assist, in più di 10 marcature, arrivati a questo punto della stagione. Talento offensivo quindi distribuito tra più interpreti. Nello specifico i 6 giocatori sono: Aguero, nuovo miglior marcatore della storia del club, Sané, Sterling, Gabriel Jesus, De Bruyne e Silva. Imprevedibilità e creatività coniugati alle idee tattiche dell’istrionico allenatore catalano. Né al Barcellona né al Bayern Monaco Pep aveva potuto contare su così tanti uomini di qualità. E soprattutto su una disponibilità economica praticamente illimitata.
Campagna acquisti faraonica nella scorsa estate, con gli arrivi di Ederson, portiere abilissimo con i piedi, Mendy, il miglior terzino della scorsa stagione ora infortunato, Walker, Bernardo Silva e Danilo, per una spesa complessiva di più di 200 milioni di euro. Ma la differenza finora la sta facendo l’anno in più di conoscenza che è servito a Guardiola per inquadrare i giocatori già presenti in rosa. Delph è il simbolo di questa “rinascita”. Da meteora di passaggio al City è stato reinventato terzino sinistro da Guardiola ed è praticamente un titolare fisso, complice l’infortunio di Mendy. Guardiola ha finalmente trovato il bandolo della matassa, credendo con insistenza nelle sue idee e trovando nei giocatori la disponibilità giusta per poter ottenere questi risultati.
Se comunque sorprende poco il dato offensivo del City, visto il potenziale ed il gioco “solito” dell’allenatore catalano, è molto interessante il dato difensivo. Sono solo 7 le reti subite dai Citizens; solo lo United ha fatto meglio dopo 12 giornate, ma l’atteggiamento tattico è molto diverso. A dar sostanza a questo dato sono anche le statistiche dei tiri subiti. Nelle passate 7 stagioni di Premier League nessuna squadra era rimasta sotto la media di 7,7 tiri subiti a partita nelle prime 12 gare. Il City quest’anno è a 5,8, e ciò dimostra sia solidità difensiva che tanta precisione nel possesso palla, con pochissime palle perse, sintomo di tanta qualità. Quest’anno il City c’è, in tutte le competizioni. E Guardiola non manca di caricare l’ambiente, dichiarando che si può e si deve ancora migliorare per vincere qualche titolo.
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