Amarcord sportivi

7 Febbraio 1988 – La prima vittoria del Pescara contro la Juventus

Avviciniamoci al match dell’Adriatico raccontando la prima vittoria del Pescara contro la Juventus nel 1987-1988

PESCARA – Le vittorie, quelle ottenute contro una grande squadra, vanno sempre ricordate e riposte nel cassetto dei ricordi.

Senti l’adrenalina in corpo, il pubblico che incita credendo in qualcosa che si realizza solo nei sogni più belli, sogni che però svaniscono al risveglio. Vincere è bello ma assume contorni speciali quando lo si fa per la prima volta contro la squadra più importante d’Italia, la Juventus. Succede al Pescara di Galeone in un assolato pomeriggio di Febbraio del 1988, in Serie A ovviamente.

PREFAZIONE

L’atmosfera è particolare già prima dell’inizio della partita visto che gli spalti si riempiono un’ora prima. I tifosi credono che si possa fare il colpaccio visto che all’interno della Juventus è in corso una rivoluzione dopo la vittoria di due anni prima in Coppa Campioni. La formazione è tutt’altro che imbattibile come dimostrano i 18 punti in classifica contro i 14 del Pescara quando è in corso la terza giornata di ritorno. Lo Scudetto è un affare tra Napoli e Milan. I bianconeri lottano per l’accesso alla UEFA. Il Pescara cerca la prima salvezza nel massimo campionato.

IL RACCONTO DELLA PARTITA

Sfida anche cromatica visto che il Pescara si affida alla buona sorte indossando la divisa azzurra (Pescara-Parma insegna) mentre la Juve sfoggia la maglietta gialla con pantaloncini blu. Galeone non ha paura della Vecchia Signora, alle prese con qualche acciacco, e schiera la sua migliore formazione possibile mentre Marchesi, allenatore dei bianconeri, si affida a Rush cercando di sbloccarlo. Si sente profumo di impresa ma il primo tempo è confusionario e si chiude senza reti con la Juventus che ha più rimpianti per quanto creato nei primi quarantacinque minuti.

La ripresa è un crescendo di emozioni perché il Pescara quando attacca sotto la Curva Nord si trasforma, prende vigore, coraggio e al nono il primo boato con Pagano che parte da centrocampo e appoggia per Gaudenzi il quale si gira e calcia, la palla carambola sui piedi di Leo Junior che col destro mette dentro facendo esplodere l’Adriatico. Il sole cala, la Juve gioca il tutto per tutto ma quando mancano nove minuti alla fine (coincidenze) ecco il secondo boato con un colpo di testa di un difensore che lancia Pagano che si fa 50 metri di campo palla al piede e col destro batte Tacconi spaccando la porta: è l’apoteosi.

SCENARI FUTURI

Vanno tutti sotto la curva perché l’impresa è fatta. La Juventus è stata battuta ed il Pescara può festeggiare la prima vittoria contro la Signora d’Italia. Una vittoria che rimarrà nella storia del club Abruzzese e sarà anche di fondamentale importanza perché a fine stagione il Pescara si salverà, anche con l’aiuto delle penalizzazioni dell’Empoli, per un punto.

Alessio Evangelista
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Scritto
Alessio Evangelista

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