Prosegue la stagione “altalenante” della Roma ma con un De Rossi in più

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È stata una telenovela che ci ha tenuto con il fiato sospeso per molti mesi. Voci di addii, messaggi criptici, silenzi ragionati ma alla fine l’happy end è arrivato: Daniele De Rossi ha firmato. Fino al 2017 capitan futuro vestirà la maglia della Roma, diventando la terza bandiera più longeva  dopo Totti e Bruno Conti. L’accordo finalmente c’è stato  e De Rossi riceverà un compenso di 5,5 milioni l’anno. Il contratto  prevede anche dei bonus per le presenze e per gli obiettivi raggiunti. Nessuna clausola rescissoria. La notizia l’ha data Baldini al termine della  partita contro l’Inter domenica scorsa,  regalando a tutti i tifosi romanisti la ciliegina sulla torta di una giornata che difficilmente si potrà dimenticare.  Quello che ha più colpito sono state le parole del centrocampista: l’attaccamento alla maglia, alla sua città e ai suoi tifosi devono essere state motivazioni talmente importanti alle quali sarebbe stato difficile rinunciare. Ha deciso di non lasciare, consapevole che questa è una scelta fatta con il cuore ma anche la testa. De Rossi infatti a questo progetto ci crede, crede nel tecnico, con il quale ha un rapporto speciale, e crede nel futuro della società.

È pronto a vincere e a convincere quei pochi che hanno avuto da ridire in questi mesi, al fianco di Francesco Totti che l’ha sempre lasciato libero di poter decidere da solo e con serenità. Quello che sta vivendo la Roma è un anno altalenante: grandissime prestazioni, come quella di domenica e giornate da dimenticare come la sconfitta a Cagliari. Due versioni irriconoscibili della stessa squadra. Giocatori che ancora stanno cercando di esprimere tutte le loro potenzialità e altri come Borini o Pjanic che sono riusciti a dimostrare sul campo che le aspettative riposte erano fondate. E anche ieri sera contro il Catania, nei 25 minuti di gioco mancanti dopo l’alluvione di gennaio, si è vista una bellissima Roma, concentrata e convinta delle sue possibilità. Una partita al cardiopalma dove non sona mancate occasioni da entrambe le parti. La squadra di Luis Enrique avrebbe meritato di vincere solo per la grinta con la quale è scesa in campo. L’esordio dal primo minuto del giovane Piscitella merita un commento a parte. Se questi sono i giocatori che la Primavera della Roma può vantare lo spettacolo è assicurato.

[Marco Pomarici – Fonte: www.vocegiallorossa.it]