Roberto Pruzzo, grande attaccante degli anni ’70, nato a Genova, inizia la sua carriera calcistica proprio nel Genoa dove collezionò 143 presenze e 57 gol, e fu anche capocannoniere della Serie B 1975-1976. Fu uno dei bomber del Genoa più prolifici di tutti i tempi insieme a Diego Milito, Tomas Skuhravy e Carlos (Pato) Aguilera. Dopo la parentesi decennale alla Roma, finì la sua carriera da calciatore alla Fiorentina: per questo motivo Pianetagenoa1893 ha deciso di intervistarlo come ex di entrambe la squadre sulla prossima partita in programma del Grifone e sui suoi trascorsi nelle due squadre.
Ci racconta qualche ricordo particolare della sua permanenza in rossoblù?
Ci sono nato a Genova, ho vissuto anni molto duri, perché nel Genoa c’erano sempre molti problemi, tra la lotta per la salvezza e la Serie B, ma nonostante questo mi sono trovato molto bene.
Genoa-Fiorentina rappresentano per lei l’ inizio e la fine della sua carriera da calciatore, può raccontarci che differenze ci sono tra i due ambienti?
Sono abbastanza simili, difficili, complicati, c’è molta pressione, la gente ha un attaccamento alla squadra che a volte va anche oltre al normale attaccamento, però devo dire che personalmente sono stato molto bene sia a Genova che a Firenze.
Quali sono le differenze tra il calcio che giocava lei e quello attuale?
Ci sono delle differenze sostanziali, innanzitutto i soldi, che non erano certo quelli che girano oggi intorno al mondo del calcio, si giocava un calcio più lento, ma sicuramente più tecnico, diciamo che anche grazie ai nuovi regolamenti è cambiato in meglio sotto certi aspetti, si gioca molto di più rispetto a prima nei 90 minuti, anche se nel calcio di una volta c’era più qualità.
Da grande attaccante quale lei è stato, cosa ci può dire su Immobile?
Immobile ha fatto benissimo l’anno scorso in Serie B, la Serie A è un’altra cosa, ma è un ragazzo che ha talento e voglia di fare, è un buon giocatore che sta incontrando, come è normale, le difficoltà della Serie A. Il Genoa può essere la piazza giusta come lo è stata per molti altri giocatori.
Cosa pensa del cambio di allenatore del Genoa? Delneri meglio di De Canio?
Non c’è meglio e peggio, sono i residenti che decidono di cambiare, io non sono tanto per i cambi in corsa, ma solo il tempo potrà dirci se è stata la scelta giusta, Penso però che non è detto che cambiare significhi automaticamente migliorare a volte può voler dire anche peggiorare.
Giovedì sera ci sarà Genoa-Fiorentina che partita sarà?
La Fiorentina è in un momento buono e fortunato, come abbiamo visto domenica contro la Lazio, ci vuole un Genoa diverso da quello di Milano.
Cosa può fare il Genoa, ridotto dagli infortuni, per riuscire ad uscire da Marassi con qualche punto?
Gli infortuni ci sono in tutte le squadre, Borriello è un giocatore molto importante, ma ci sono anche gli altri. La squadra deve dare tutto, più di quello che ha fatto con la Roma e deve giocare meglio rispetto alla partita con il Milan. Soprattutto occorre impegno.
[Luana Ambrico – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]
Calciomagazine ® 2005 - 2024 - Notizie Calcio supplemento al Giornale Online L'Opinionista
p.iva 01873660680 Testata giornalistica Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009
Calciomagazine sui social - Redazione - Privacy Policy - Cookie Policy