Torre del Grifo (Mascalucia – CT) Sala conferenze della sede sociale, si svolge la presentazione ufficiale del centro sportivo. Questi gli interventi salienti, a partire da quello del presidente Pulvirenti, che per primo prende la parola:
“Voglio intrattenervi con un aneddoto che dà senso al perché siamo qui oggi. Questo patrimonio immobiliare che mettiamo a disposizione del nostro territorio, questo patrimonio di risorse umane che ci ha portato la serie A è figlio di un incontro avvenuto 10 anni fa. Io ero presidente dell’Acireale, ma vivevo nell’amarezza, nella sfiducia che il mondo del calcio mi aveva contagiato, un mondo che avevo intenzione di lasciare perché non mi rappresentava, non riuscivo più ad immaginarmici dentro.
“Un giorno Giuseppe Bonanno, all’ora giocatore dell’Acireale oggi nostro direttore sportivo, mi fece conoscere Pietro Lo Monaco. Ricordo bene quel primo incontro che avemmo a Taormina, è stato un colpo di fulmine.. Ho subito capito d’aver di fronte la persona giusta per portare avanti progetto calcistico. Lavorammo da subito fianco a fianco, quando poi sette anni fa la possibilità di realizzare un mio sogno, acquistare il Catania, la squadra della mia città, quella per cui avevo sempre tifato, non ce la siamo fatta sfuggire. Non la si può nemmeno definire una trattativa, volammo a Roma, Gaucci ci diede l’ultimatum, o la firma in due ore o saltava l’affare.
“Si può dire che firmammo in bianco, pervaso dall’entusiasmo che, avendo a fianco una perona come Pietro Lo Monaco tutto fosse possibile.
“Oggi, che celebriamo il giorno probabilmente più importante della nostra storia, devo dire che senza Pietro Lo Monaco tutto questo non si sarebbe potuto realizzare.
Ed a queste parole l’addì etneo, seduto al fianco del Presidente Pulvirenti, si commuove, abbracciandolo tra gli applausi dei presenti sulle rosse poltrone della sala conferenze all’interno della nuova sede sociale.
Quindi a prendere la parola è proprio l’addì etneo: “Il Presidente mi ha spiazzato con le sue parole. Dieci anni nascondono vicissitudini vissute con grandi intensità. La soddisfazione più grande è aver ultimato questo centro sportivo. Non siamo felici sol perché è e sarà la casa del Catania, ma perché è una struttura che va alla gente di Catania. E’ un’opera che deve rendere orgogliosi noi, persone del Sud. Dovrei ringraziare troppo gente, quindi chiudo qui l’intervento.
Interviene dunque il Ministro della difesa, Ignazio La Russa: “Sono rimasto incredibilmente sorpreso. Girare ogni angolo del centro ha superato ogni mia aspettativa ed in quel che ha detto il Presidente ho capito la ragione del perché di questo successo. Il connubio tra presidente ed amministratore delegato è il segreto di questo successo. Caro Lo Monaco, credo che le sue indiscusse doti hanno trovato sublimazione nel trovare un Presidente come Pulvirenti. Lodevole il dedicare un campo da calcio alle vittime delle forze armate cadute in missione di pace. Se domenica vince l’Inter è normale, ma se il Catania vince a Milano.. mi ricordo quando nel 1960 il Catania si giocava il titolo di campione d’inverno contro l’Inter, a Milano. Tifavo nettamente Catania, ma finì 5-1 per l’Inter con quattro autoreti, “ni cassariamu” come si dice. Adesso affronteremo l’Inter con la serenità giusta. Vi siete fissati due obiettivi all’inizio, fissiamone altri due: Europa e.. l’altro non lo dico.. ma non subito però.
[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]
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