GENOVA – Altra sconfitta, la quarta consecutiva, per la Sampdoria, questa volta uscita battuta con un gol del rientrate Melchiorri propiziato da un erroraccio di Viviano: proprio colui che è spesso stato l’eroe delle partite blucerchiate.
Che si parli di un’altra sconfitta immeritata poco importa ai fini di una classifica che impietosamente mette la Sampdoria tra le squadre che lottano per non essere invischiate nella lotta per non retrocedere. La prossima partita contro il Palermo, a Marassi, sarà quindi molto delicata per una squadra che non può più sbagliare.
E proprio di errori occorre parlare, perché tutti, ma proprio tutti i gol subiti dai blucerchiati nelle ultime quattro sconfitte hanno come paternità uno svarione difensivo. Ma di errori i giocatori della Sampdoria ne fanno un po’ troppi. Tanto che Viviano ha in molte occasioni evitato dei risultati ancora più penalizzanti.
Gli errori a Cagliari
Anche contro il Cagliari il primo gol dei sardi è nato da un’ingenuità di Pereira che si è fatto superare da Padoin, sbucato dalle retrovie a impossessarsi di un pallone che il portoghese avrebbe potuto difendere con maggior attenzione. Sul secondo gol l’errore di Viviano è stato piuttosto tecnico. Volendo spedire la palla in tribuna, il portiere ha cercato un’improbabile esterno sinistro, suo piede preferito anche per i rinvii, mentre una ciabattata di destro gli avrebbe evitato la figuraccia.
Ed è un peccato, proprio perché in effetti la Samp sta facendo vedere un buon gioco, a tratti divertente e a tratti irresistibile, con armoniosi movimenti a centrocampo, una difesa quasi sempre impeccabile (errori di cui sopra a parte), che si muove all’unisono in una tattica del fuorigioco bella a vedersi ed efficace. Le verticalizzazioni per le punte arrivano anche con una certa costanza. Ora la squadra è penalizzata anche dalla contemporanea assenza di entrambi gli esterni, Sala e Pavlovic, e per rimediare si priva quindi anche dell’apporto di Regini al centro della difesa, suo ruolo naturale, per schierarlo sulla fascia.
Le carenze
E allora quali sono le carenze della squadra genovese? Gli errori sono spesso imputabili ai giovani. Questa è una squadra composta da tanti elementi nuovi, dei quali la maggior parte sono giovanotti che ancora non conoscono il calcio italiano, o se lo conoscono (vedi Pereira) peccano spesso di ingenuità.
Il credito che il popolo doriano ha aperto a Giampaolo è immenso, ma, come sappiamo Genova è la patria del “mugugno”, e la classifica langue. La Samp è al quartultimo posto e quel che più fa male ai suoi tifosi è il meno 2 con una partita in più nei confronti dei cugini del Genoa.
Per dirla in termini pokeristici: il piatto piange. E Giampaolo spera di riempirlo domenica con una vittoria contro il Palermo, che insegue a un solo punto.