Dai dubbi di formazione di mister Ventura alla fame di Mondiale di Florenzi e Buffon. Tutte le ultime in casa azzurra
MILANO – Ventura è sicuro, andremo ai Mondiali. L’ostacolo è la Svezia orfana di Zlatan Ibrahimovic che ha lasciato la Nazionale qualche tempo. Nella partita di andata che si giocherà venerdì prossimo mister Ventura vuole andare sul sicuro e non rischiare nulla, giocandosi tutto poi al ritorno, previsto per lunedì a San Siro. Per questo sembra orientato a schierare un 3-5-2 prudente, con il sacrificio di Insigne che dovrebbe partire dalla panchina. Davanti a Buffon dovrebbero giocare Barzagli, Bonucci e Chiellini che andrebbero a ricomporre la difesa titolare della Juventus dell’anno scorso.
Le certezze a centrocampo si chiamano De Rossi, Verratti e Candreva, che giocherà sull’out di destra. A sinistra dovrebbe esserci Darmian, e l’altro centrale sarà quasi sicuramente Parolo. Davanti, con Immobile titolare sicuro, dovrebbe esserci Zaza, che insieme al napoletano, è l’attaccante più in forma al momento. Panchina per Belotti ed Eder, autore della rete decisiva nell’ultima partita disputata contro gli svedesi. Allora ci si giocava l’accesso ai quarti di finale dell’Europeo, e un gol dell’italo-brasiliano nel finale di partita regalò i 3 punti all’Italia di Conte.
La fame azzurra
Ventura ha ringiovanito di molto la rosa e per molti dei convocati potrebbe essere la prima volta ad un Mondiale. La questione è stata ben espressa da Florenzi in conferenza stampa. Il jolly giallorosso ha parlato di fame e cattiveria, e del fatto che giocare un Mondiale per un qualsiasi giocatore è un obiettivo di primo piano nella carriera di un giocatore. “Morire in mezzo al campo se serve, pur di andare in Russia”, sono queste le parole usate da Florenzi, che, ripresosi dall’infortunio, si sta riprendendo anche la sua Roma e la Nazionale. Non andare al Mondiale sarebbe di sicuro una sconfitta per tutto il movimento calcio italiano, ma gli azzurri sanno qual è il loro compito: portare un popolo intero in Russia per un sogno chiamato Mondiale.