Un Cagliari bellissimo prima domina e poi riporta in partita il Palermo, scacciando definitivamente i fantasmi col 3-1 di Biondini. Tre punti che permettono di salire a quota 26 e di affrontare con più fiducia e senza ansie la trasferta dell’Olimpico contro la Roma.
I sardi cercano un risultato utile per dare continuità al successo di Parma. Donadoni rinuncia a Cossu, ma lancia il tridente composto da Nené, Matri e Acquafresca. Delio Rossi deve fare i conti con le assenze in attacco e in difesa. Senza Miccoli, Pinilla e Hernandez l’unica punta tra campo e panchina è Maccherone, appoggiato da Pastore e Ilicic.
Il Cagliari parte forte, il Palermo risponde. L’avvio di partita regala subito emozioni da una parte e dall’altra con un calcio d’angolo per parte nei primi due minuti scarsi di gioco. Il tridente dei rossoblu c’è solo sulla carta, perché Nené gioca sulla trequarti, alle spalle di Matri e Acquafresca. La partita si fa incomprensibilmente nervosa: Conti viene ammonito per un intervento duro a centrocampo, Ilicic per un calcetto a palla lontana su Astori e Bacinovic per un brutto fallo su Nainggolan. Il gioco ne risente e lo spettacolo non decolla. Potrebbe passare in vantaggio il Palermo al diciannovesimo, quando Ilicic serve Maccarone in profondità e l’ex attaccante del Siena batte in velocità Astori e Canini, ma Agazzi si supera in uscita bassa e salva il Cagliari.
E così i sardi pochi minuti dopo trovano l’1-0. Nené che avvia l’azione e la conclude sul palo, prima che Matri ribadisca in rete. L’azione è però viziata da una posizione nettamente irregolare di Matri al momento della sponda per Nené. Il gol cambia la partita e il Cagliari prende il controllo. Partendo da dietro Nené mette in crisi la difesa sicialiana e comincia a vedersi anche Acquafresca, che di testa cerca due volte il raddoppio, senza fortuna.
La ripresa si apre col gol del raddoppio cagliaritano. La rete arriva su uno schema da calcio d’angolo, con Conti che di destro prolunga per Acquafresca. Nocerino lo anticipa e batte Sirigu per il 2-0. Il Palermo però reagisce e un minuto dopo trova il gol che riapre la partita con un destro di pura rabbia e potenza di Pastore, un siluro che si infila sul primo palo, imparabile per Agazzi. A gettare acqua sulla fiammata che potrebbe riaccendere il Palermo ci pensa Biondini, che calcia dal limite dopo una grande azione sulla sinistra e grazie alla complicità della deviazione di Andelkovic trova il 3-1. Il Cagliari non fa mezzo passo indietro e cerca il quarto gol. Ci va vicino con Nené, che impegna Sirigu dalla distanza. In campo c’è un Cagliari bellissimo, coraggioso, che corre a velocità tripla rispetto agli avversari, e un Palermo poco più che invisibile. Rossi allora cambia a centrocampo, e dopo aver inserito Liverani per Bacinovic, manda in campo Joao Pedro al posto di Ilicic. Anche Donadoni cambia, togliendo Acquafresca ma inserendo un’altra punta: Daniele Ragatzu. Sintomatico di una squadra che non si chiude mai e non ha mai paura. Finisce in un tripudio di tutto lo stadio, e quei bambini che urlano il nome di Alessandro Matri dopo la sostituzione del centravanti (per la cronaca ad entrare in campo al suo posto è Laner) sono la migliore sintesi di tutta la partita.
[Gabriele Lippi – Fonte: www.tuttocagliari.net]