MILANO – La nuova stagione di Serie A si è aperta con il ritorno degli spettatori sugli spalti. Un numero magro (1000) ma importante viste le innumerevoli gare disputate a porte chiuse nella seconda parte del campionato 2019/2020. Il nuovo Decreto sarà in vigore fino al 7 ottobre e, dunque, fino ad allora non sarà possibile apportare modifiche alla capienza di un singolo impianto. Le parti in causa, però, stanno già lavorando per una riapertura importante, dopo la pausa legata agli impegni delle Nazionali, con un tetto massimo che potrebbe arrivare al 20% della capienza totale di un impianto.
Se tutto ciò dovesse essere confermato, seconda ondata permettendo, San Siro potrebbe accogliere 15 mila spettatori in occasione di Inter-Milan, match in programma il 17 ottobre alle ore 18. Il Sottosegretario alla Salute Sandra Zampa, nei giorni scorsi, si era espressa con queste parole circa l’ipotesi appena descritta: “Si teme che non si riescano a gestire grandi eventi sportivi. Ho spiegato più volte che l’arrivo di tante persone, gli inevitabili assembramenti e i mezzi di trasporto sono aspetti di grande rischio. A oggi sono i ragazzi italiani ad avere tra le mani il destino di questo Paese. Se sulla scuola ce la caveremo bene, potremo poi riparlare degli stadi. Il 4 ottobre è un po’ presto, bisogna avere 15 giorni di valutazione. Se i numeri saranno buoni, se sosterremo con rigore e successo la prova della riapertura, ci si può sedere ad un tavolo e affermare di aver superato la prima prova. Per Inter-Milan del 17 ottobre potrebbe esserci del pubblico a San Siro, se ci si comporta bene”.
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