MODENA – Motor Valley Racing Division festeggia il secondo risultato utile consecutivo di Stefano Liburdi al Rally Terra di Argil, appuntamento valevole per la Coppa Rally ACI Sport di settima zona che ha visto il pilota di Ceccano tra i protagonisti di punta. Sceso in campo con la Hyundai i20 Rally2 di Friulmotor, ritrovando al proprio fianco quel Valerio Silvaggi che non vedeva al Como della passata stagione, il portacolori della scuderia di Modena è salito sul terzo gradino del podio assoluto, in gruppo RC2N ed in classe R5 – Rally2, fotocopiando il bilancio della passata edizione dell’evento corso tra Sabato e Domenica.
Un piazzamento, maturato con una condotta di gara sapiente, che gli consente di marcare punti utili nella rincorsa alla CRZ di zona, sfruttando anche il coefficiente maggiorato a quota 1,5.
“La Hyundai i20 Rally2 è una vettura molto professionale” – racconta Liburdi – “e per inquadrare bene l’assetto bisogna lavorare parecchio. Abbiamo apportato diverse modifiche nello shakedown, trovando un buon compromesso. Sulla prima speciale siamo partiti abbottonati, cercando di capire la bontà delle nostre scelte tecniche, ed abbiamo poi cercato di incrementare il nostro passo. Testa e Bergantino erano per noi imprendibili quindi ci siamo concentrati su quello che poteva essere un obiettivo concreto, il terzo posto assoluto. L’uscita di Minchella ci ha agevolato ma, con D’Alto alle spalle, non potevamo dormire sonni tranquilli. È stata una gara davvero molto bella, caratterizzata da prove speciali interessanti. L’auto si è comportata alla grande, il team è stato fantastico. Grazie alla scuderia ed a tutti i partners”.
Dalle moderne alle regine del passato, trasferendosi in Toscana per un Rally Reggello Storico che nel suo albo d’oro vedeva scritto il nome di “Jangher” quale vincitore dell’edizione 2022.
Il portabandiera del sodalizio emiliano, in coppia con Enrico Montemezzo su una BMW M3 gruppo A curata da Tuning Carenini, faticava sulla speciale notturna del Sabato, incassando un passivo di 13”9 che manteneva comunque aperta la partita per una storica doppietta.
Alla Domenica il pilota della trazione posteriore tedesca partiva con il coltello tra i denti, firmando due scratch che gli consentivano di ridurre il divario dal leader a soli 7”2.
Un problema tecnico sul terzo crono spegneva ogni sogno di gloria, traducendosi nel ritiro.
“Ci siamo presentati al via da vincitori della passata edizione” – racconta “Jangher” – “ed è naturale che puntavamo a difendere questo risultato. Sulla prima prova, quella da quattordici chilometri in notturna, c’era poca visibilità quindi abbiamo preferito non rischiare, contenendo il nostro passo. Non siamo andati convinti come si sarebbe potuto fare. Alla Domenica abbiamo vinto le prime due, recuperando sul primo, ma nella terza, verso metà speciale, la trasmissione ci ha abbandonato. Attenderemo ora l’esito dei tecnici per capire effettivamente cosa sia successo. Le gare sono fatte anche di queste delusioni, pazienza. Grazie ad Adriano e ad Ugo perchè ci avevano messo a disposizione una M3 che, fino a quel punto, si era dimostrata perfetta, sia dal punto di vista della potenza che a livello di assetto. Ci rifaremo, questo è certo”.
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