Un epilogo a lieto fine quello che lega il gioiellino uruguaiano Gaston Ramirez al Bologna. Inutile tormentarci con affermazioni del tipo “Ma tanto a giugno andrà via o se rimane va via l’anno prossimo..’: ora il trequartista è qui, è legato alla nostra squadra, e qui vuole fare bene. Talmente tanto da porsi come obiettivo la Champions League, un incentivo che fra i tifosi fa sorridere, ma sì sa che arrivare in alto è il sogno di qualunque giovane talentuoso. Dopo un’estate di fuoco, fatta di discussioni e dichiarazioni, è arrivato il contratto con durata quinquennale, la scadenza infatti è prevista per il 2016: nessuna clausola rescissoria, come avevano proposto gli agenti del sudamericano, 600.000 euro di base e premi legati al numero di presenze, di gol, di assist e di rigori procurati.
Il tutto fa girare la cifra attorno al milione di euro. Il primo ad essere soddisfatto è il presidente Albano Guaraldi, che oggi in conferenza stampa ha affermato: “E’ la fine di una poesia. L’accordo è stato raggiunto con toni pacati e senza problemi. Siamo reciprocamente soddisfatti, vogliamo puntare su di lui. Abbiamo messo a tacere tutte le voci. Adesso Gaston giocherà con più voglia, è un grande giocatore”. La parola passa poi al fantasista, che dopo mesi, rompe il silenzio: “Da quest’estate non è cambiato nulla, c’è solo una firma in più. La mia voglia di giocare infatti è rimasta la stessa. La società ha fatto un grande sforzo se si considera che lo scorso anno ha rischiato il fallimento. Ora mi sento più considerato di prima, questo rinnovo è infatti molto importante e ringrazio la società per avermi dimostrato che il suo interesse nei miei confronti è reale. Ho firmato con grande piacere perchè a Bologna sto bene e grazie a questa squadra sono cresciuto tanto”.
Parole quelle di Gaston Ramirez che Bologna si aspettava da un po’: in questo momento il trequartista rossoblu è il protagonista principale della scena, ma lui forse per timidezza o attaccamento ai compagni lo nega: “Lo siamo tutti, abbiamo creato una bella squadra. Pioli ci ha trasmesso la voglia di vincere, noi abbiamo valori e lo dimostreremo”. Passando al personale, l’uruguaiano afferma: “Mi piace giocare libero in campo, vedere quali movimenti servono per aiutare i miei compagni. Tra me e Diamanti non c’è competizione: io gioco per lui e lui gioca per me, sono convinto che per la squadra sia meglio che in campo scendano diversi giocatori di qualità”. Da qui si nota anche che Ramirez è dentro allo spogliatoio, non fuori come quest’estate si pensava e come probabilmente è anche successo; ora la situazione è diversa ed infatti il presidente Guaraldi ci tiene a sottolineare che questa mattina, saputo del contratto, molti giocatori hanno telefonato al numero uno rossoblu per ringraziarlo del rinnovo.
Il sudamericano conferma questo bel rapporto: “Io sto bene nel gruppo, sono ragazzi fenomenali. Sono sempre stato al meglio con loro”. Il primo obiettivo è stato raggiunto, quello del contratto, ora cosa si aspetta Gaston? “Voglio continuare a fare bene sia per me che per la squadra. La vittoria di Novara ha dimostrato che possiamo essere all’altezza, da quel giorno siamo cresciuti e ce la possiamo giocare davvero con tutti. Vorrei continuare anche a fare gol, ma quello dipende da partita a partita”. Un pensiero vola poi anche alla Nazionale, il ct dell’Uruguay Tabàrez l’ha infatti convocato per l’amichevole che disputerà con la nazionale italiana il 15 novembre allo stadio Olimpico: “Mi preparo al meglio anche per ottenere il mio posto lì, per potere giocare”. Un grande amico di Gastoncito è Hernàndez, attaccante del Palermo, che sabato sfiderà il Bologna: “Lui vuole vincere ed io anche, è il nostro lavoro, dobbiamo fare il meglio per la nostra squadra”.
Poi nomina anche Perez, suo connazionale e compagno in rossoblu: “E’ un grande giocatore, non tutte le partite si giocano bene, ma lui conta molto per questa squadra”. E’ attaccato alla sua Celeste Gaston e parlando in generale, afferma che qualunque sudamericano che viene in Europa sogna una grande squadra; tutti noi vorremmo costruire un Bologna attorno a lui ma il futuro non si può prevedere: si può solo sperare, e il tifo rossoblu lo fa da sempre. Sono rivolte ai tifosi, infatti, le ultime parole del numero 10 dopo la firma del contratto: “Non voglio pensare ad un futuro lontano, ora sono qui e ripeto: penso solo a fare bene. Per festeggiare questo rinnovo offrirò una cena ai compagni e ai tifosi dico grazie: mi hanno sempre voluto e sostenuto, ricordo ancora lo striscione fuori dal campo”. Lo striscione recitava “Non vendete Ramirez”, parole lette da tutti ed ora ascoltate dalla società.
[Greta De Cupertinis – Fonte: www.zerocinquantuno.it]
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