“No, c’è la delusione, vogliamo fare bene e non ci riusciamo. Il Presidente al termine del primo tempo è venuto negli spogliatoi, ci ha caricati, ma non va bene nulla quest’anno. Sapevamo che avremmo sofferto nella ripresa le fatiche del match di martedì, e giusto che abbiano anche creato qualcosa nel finale, abbiamo sbagliato il rigore e non ci voleva, adesso prepareremo le partite di settimana in settimana”. Così Ranieri, al termine della sfida contro l’Atalanta. “Ci siamo riempiti la bocca fin troppo, adesso anche per rispetto dei tifosi dobbiamo guardare partita dopo partita, il gruppo è compatto, anche se la porta dello spogliatoio è chiuso non sta succedendo nulla. Forlan non s’è rifiutato di entrare, stavamo discutendo di una cosa tattica. In settimana non abbiamo parlato, abbiamo discusso da quando è arrivato, quali sono i rispettivi credo calcistici, e niente di più.
Le analisi purtroppo sono uguali per tutte, le occasioni le creiamo e le sbagliamo, dobbiamo essere più incisivi e determinati, stiamo facendo così quest’anno, sappiamo che siamo in un anno di passioni, i ragazzi non mollano un centimetro e sono felice di allenare questo gruppo. Ci sono anni in cui tutto va bene, e anni come questo dove tutto va male, abbiamo sbagliato tanti rigori, capitano queste cose nello sport, ma non molliamo, mica possiamo andarcene tutti a casa.
Tocca all’allenatore tirare fuori tutto dalla squadra, ed è quello che sto facendo. Non c’entra il mercato o altro. Punto, e a capo. Purtroppo se è un anno no, è un anno no. Se io metto in campo la formazione migliore, è perché non posso fare altrimenti. Se io dico che Thiago Motta doveva rimanere, eravamo tutti d’accordo, col Presidente, e il calciatore chiama sempre perché vuole essere ceduto, si mette a piangere, e noi abbiamo fatto di tutto per trattenerlo, di cosa stiamo a parlare? Abbiamo provato a tenerlo, ha giocato a Napoli e ha provocato un rigore, e allora qualche critica ha detto ‘Ah, l’ha fatto apposta’. E allora di che parliamo.
Il rigore per l’Atalanta? Si può dare come non si può dare, ha provato a prendere il pallone. Qualcuno che pensa all’anno prossimo? Ma questo può essere, l’allenatore deve dare sempre una linea, una convinzione, una determinazione, ed io ci sto provando. Io sono determinato e dobbiamo continuare a essere determinati. Sappiamo che è un anno no, pensavamo che le 7 partite consecutive vinte potessero darci nuova linfa ma non ci siamo riusciti. Nel calcio si vince, si perde e si pareggia. Ma noi non molliamo”.
[Riccardo Gaito – Fonte: www.fcinternews.it]
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