GENOVA – Claudio Ranieri ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Secolo XIX. Queste le sue parole a cominciare dall’Europeo: “Me la sono goduta sul divano, da italiano e da grande appassionato di calcio. Una vittoria memorabile, per qualità di gioco, partecipazione collettiva, spirito, capacità di sapere cambiare pelle in pochi giorni. È sicuramente la vittoria di Roberto Mancini in tutto e per tutto. Per come ha saputo mettere in campo i suoi calciatori, per come li ha costruiti, per tutti i passi in avanti che gli ha fatto fare nel corso degli ultimi mesi e in particolare degli ultimi giorni. Sorpresa? Sì, ma la sorpresa non sta nell’avere portato la coppa a casa, ma piuttosto nei contenuti del percorso quotidiano. Per me l’Italia è stata una sorpresa continua… la curiosità quotidiana di come sarebbe stata la puntata successiva. E di cosa sarebbe successo”.
Sulla possibilità di allenare una Nazionale: “Sì, sempre di più. Finora non ho mai avuto l’opportunità. La mia esperienza con le selezioni si limita a un veloce passaggio in Grecia, dove sono arrivato al momento sbagliato, dovendomi confrontare da subito con enormi difficoltà. Chissà che in futuro non capiti un’altra occasione”.
Su Damsgaard: “Damsgaard l’ho visto benissimo, è diventato un calciatore completo. Cresciuto in personalità, sicurezza, capacità di gestire i tempi di gioco. La scaltrezza, la sfacciataggine no, quelle le ha sempre avute. Quando ho visto che tirava quella punizione all’Inghilterra mi sono detto “se la palla passa” è gol. In allenamento a Bogliasco ci provava a calciarle, e devo dire che ci riusciva anche bene. Un paio di volte anzi mi sono arrabbiato con lui, perché poi in partita le faceva tirare sempre ai compagni”.
Su Ferrero e D’Aversa: “Non ho più sentito Ferrero. Personalmente sono di una serenità incredibile. Le cose sono andate così, non ho nessun rimpianto. Io la disponibilità a restare l’avevo data. Ricorderò sempre con grande piacere la mia esperienza in blucerchiato e seguirò sempre la Sampdoria con grande affetto. Soprattutto la prossima dove penso ci saranno ancora molti dei miei ragazzi. Ogni campionato ha una sua storia. Ferrero ha scelto bene con D’Aversa. Sarà sicuramente contento a fine stagione”.
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