Intervenuto ai microfoni di Sky, Claudio Ranieri commenta la vittoria amara contro il Marsiglia. “Anche a Marsiglia non avevamo fatto male – spiega il tecnico romano -. Abbiamo creato tante occasioni, in 180′ abbiamo subito 3 tiri in porta, vince chi fa gol, per cui: complimenti a loro. Più di ciò che abbiamo fatto non potevamo, nel primo tempo potevamo essere un pò più corti, loro gestivano bene il possesso palla e noi non riuscivamo a giocarla per far scattare le punte per cui ho chiesto a Sneijder di fare il punto di riferimento per gli attaccanti. La squadra ha dato tutto ciò che poteva dare.
Gli stimoli? Dobbiamo trovarli, perché anche stasera abbiamo dimostrato di dare tutto, perciò dobbiamo trovare gli stimoli e andare avanti. Sneijder? Sapevamo che sulla nostra fascia sinistra si sarebbero inseriti, crossano molto da lì, ma i difensori hanno fatto bene. Purtroppo però non siamo riusciti a far ripartire Forlan e Milito e allora ho inserito Obi che ha fatto molto bene. A destra con Zanetti e Maicon entravamo, a sinistra prima dell’ingresso di Obi non riuscivamo ad entrare.
Le colpe purtroppo poi sono sempre dell’allenatore (ride, ndr)… Abbiamo dato tutto, siamo stati anche sfortunati perché pure a Verona abbiamo dato tutto e creato tanto e segnato solo alla fine. Avevo detto ai ragazzi che quei due gol alla fine potevano essere un buon viatico, non è stato così, abbiamo creato tanto in 180′ ma non siamo passati. Con più attenzione saremmo passati? Sì, ma quando fai un campionato così c’è tutto, disattenzione, energie nervose, c’è un po’ di tutto: questa partita col Marsiglia è un po’ la fotografia della stagione dell’Inter.
Deschamps? Mah, gatto nero… Abbiamo pareggiato 2-2 a Londra, ai tempi del Chelsea, loro segnarono alla fine del primo tempo su fallo di mano non visto dall’arbitro. Tornando all’Inter, Poli garantiva una spinta a sinistra maggiore, mi son giocato Cambiasso, un calciatore d’esperienza, come ho fatto a Verona perché poteva essere utile così. Adesso dobbiamo ristrutturare, puntellare in alcuni reparti, la società lo sa, una partita non fa cambiare le idee di base. Deve cambiare il vento, speravo che con la partita di Chievo cambiasse qualcosina, noi lottiamo e lavoriamo, la squadra non può dare più di questo”.
Alla Rai, parla del suo futuro all’Inter: “Io mi vedrei bene in una rifondazione, ma non valuto io il mio lavoro di quest’anno. Vedremo cosa decideranno il presidente e i dirigenti, ho una grossa intesa con Moratti, i direttori sportivi e lo spogliatoio. La base è importante, poi faranno le loro valutazioni”.
[Riccardo Gatto – Fonte: www.fcinternews.it]