Autore di una seconda parte di stagione superata a pieni voti con la maglia dell’Inter, Andrea Ranocchia, prelevato in gennaio dal Genoa, si sta godendo in vacanza il meritato riposo: “Ma faccio palestra ogni giorno per mantenere il tono muscolare al ginocchio -rivela a La Gazzetta dello Sport -. Il rischio operazione credo sia scongiurato e voglio arrivare al punto di non dovermi più fermare. Ora sto bene”. Dal 10 luglio il giovane centrale nerazzurro inizierà con la squadra il ritiro a Pinzolo, dove ritroverà Gian Piero Gasperini, tecnico che l’ha allenato quest’anno nei quattri mesi al Genoa: “Al mister devo tantissimo. Ero fermo da mesi ma mi ha subito trasmesso grande fiducia. Quando è stato esonerato a novembre ci sono rimasto male. Non ho capito il suo allontanamento e allora l’ho chiamato. Adesso invece non ci siamo sentiti, nemmeno un sms, tanto lo rivedrò presto”.
“Con me Gasperini ha avuto una pazienza infinita – spiega Ranocchia -: all’inizio faticavo a capire le sue idee tattiche e soprattutto ad applicarle in campo visto che le gambe erano legnose. Poi ci siamo capiti in fretta. Lui chiede ai difensori anche di salire e mi sono divertito parecchio”. L’ex allenatore rossoblù potrebbe scegliere di portare anche all’Inter quello che è il suo credo calcistico, il 3-4-3: “A volte a Genova giocavamo anche con quattro difensori, ma con due allenamenti al giorno in ritiro avremo tutto il tempo di abituarci”. Sulle eccellenti doti del tecnico, Ranocchia non mostra alcun dubbio: “Mi ricorda Conte, entrambi sanguigni, determinati, attenti al particolare, tattico e psicologico. Gasperini per esempio evita ramanzine a fine partite, quando fa caldo non si ha la giusta lucidità, ma con il suo assistente Luca Trucchi per il giorno della ripresa prepara video accurati in cui ti mostra dove e perché hai sbagliato. È molto composto negli atteggiamenti, non fa sceneggiate, ma se serve sa appenderti al muro. Un paio di volte è successo anche a Leo – svela il difensore -, ma non dopo le scoppole contro Milan e Schalke. Anche perché rischiava di ottenere l’effetto contrario. Per Gasperini la dimensione Inter è nuova, e società e giocatori dovranno dargli una mano”.
Sull’addio di Leonardo, Ranocchia commenta: “Non volevo crederci, anche perché dopo il successo di Roma lo avevo visto contento e convinto di proseguire in panchina. Credo non se lo aspettasse nessuno. Appena si saranno calmate le acque lo chiamerò”. Ma a breve con Gasperini ci sarà una nuova stagione da preparare, per riuscire a centrare nuove vittorie già dalla Supercoppa Italiana del 6 agosto contro il Milan: “Basterà andare dietro al mister e a Pechino saremo pronti a prenderci la nostra rivincita sul Milan. Vincere la Supercoppa darebbe entusiasmo a tutti e la convinzione che la via tracciata dal nuovo allenatore sia quella giusta. All’Inter ci sono giocatori affamati, intelligenti duttili e che soprattutto ne hanno viste di tutti i colori”. Di questi, però, non farà parte Marco Materazzi: “Assenza pesantissima, per me Marco era come un fratello maggiore, aiutava tutti i giovani ad ambientarsi. Nagatomo sarà molto triste, ora con chi farà casino nello spogliatoio?”.
[Daniele Alfieri – Fonte: www.fcinternews.it]