AURONZO DI CADORE – Al termine del pareggio ottenuto contro la nazionale iraniana, il tecnico della Lazio, Edy Reja, ha incontrato gli organi di informazione presso la sala stampa situata all’interno del centro sportivo veneto: “Qualche cosa di positivo c’è stato – ha esordito il tecnico goriziano commentando le difficoltà della gara – . Chiaramente è un periodo dove i muscoli sono pieni di acido lattico, questa partita non era prevista. Inizialmente avevamo pensato di giocare con squadre di serie inferiori, poi è capitata questa e l’abbiamo fatta lo stesso. Sapevo benissimo che potevamo essere meno brillanti. Abbiamo faticato moltissimo, eravamo lenti nella manovra, ci hanno messo in difficoltà.
Poi quando abbiamo messo forze fresche qualcosa di buono l’abbiamo fatto. In questa fase non mi aspetto nulla di particolare, la brillantezza non è delle migliori, ma questo rientra nella norma. Ora continuiamo questa preparazione, anche se mi dispiace per Rocchi che ha avuto qualche problemino, un risentimento muscolare. Ora in attacco, con Floccari fuori, siamo rimasti in due: ci sono Zàrate e Kozak che cercheremo di alternare, dovrò probabilmente spostare i centrocampisti in avanti, Mauri per esempio. Pensavo di avere due per ruolo, invece ora qualche problema c’è, anche se ieri è tornato Lichtsteiner e domani dovrebbe tornare Dias”.
La difficoltà della gara è stata anche dettata dalla cattiveria agonistica messa in campo dall’Iran: “Già avevo messo in guardia i miei, avevamo pensato di partire forte nei primi 20 minuti, ma non ne avevamo. Non eravamo in grandissima condizione, ma questo è abbastanza normale. Nell’intervallo ho chiesto ai ragazzi di non innervosirsi, la cosa più importante era entrare in condizione. Questi viaggiavano, erano più rapidi, ma in questo periodo qui non mi creo dei problemi. Tutto sommato direi che siamo andati abbastanza bene, anche considerando il lavoro che stiamo facendo dal punto di vista atletico”
Se la prestazione della squadra è stata inevitabilmente poco brillante, note positive sono subito arrivate dal neo arrivato Bresciano: “Nonostante sia attivato solo ieri, mi ha detto che stava bene e gli ho concesso questa mezz’ora. Poi ha anche fatto gol e meglio così. Ma questo è un giocatore che ha dei mezzi tecnici importanti, come dinamismo e passo, si proietta in fase offensiva dove dà una grossa mano. Lui viene da un infortunio che l’ha lasciato fuori 3-4 mesi, non è al cento per cento ma ha grandi qualità”.
Uno spunto tattico rilevante è stata la posizione in campo in cui è stato nuovamente utilizzato Matuzalem. Regista basso davanti la difesa, un ruolo che lo mette in aperto ballottaggio con Ledesma: “Matuzalem per caratteristiche gradisce molto questo ruolo. Utilizzando questo modulo, alla mezz’ala chiedo delle prestazioni che lui non è in grado di dare. Lui deve giocare sui 10 metri nella zona centrale del campo perché è un distributore di gioco. Certo che potrebbe fare anche l’interno, ma deve recuperare in pieno la condizione. Se lui sta bene diventa davvero importante, ma lui è un mediano, un centrale davanti la difesa o in un centrocampo a due. Ledesma e Matuzalem possono giocare insieme – sottolinea Reja – , Ma dall’altra parte devi avere un calciatore con caratteristiche diverse. Brocchi è più intenditore, quindi sul centro sinistra servirebbe un uomo che sappia andare dentro con continuità. Lui non è che non possa farlo, ma non regge i 90 minuti”.
Cresce la condizione del brasiliano, ma anche quella di Pablo Pintos: “Lui è molto disponibile ma ha avuto una difficoltà iniziale per i carichi di lavoro. Ma piano piano sta recuperando energie. Lo vedremo, sta con noi e più avanti lo valuteremo. Per quanto riguarda le alternative sulle corsie esterne Del Nero lo conosciamo, Scaloni lo stesso. Le uniche novità possono essere lo stesso Pintos e Cavanda che sto facendo giocare a sinistra, nonostante sia un destro naturale. Ha potenzialità importanti ed è un ragazzo che mi piacerebbe tenere con me, provarlo in partite più importanti”.
Inevitabile una battuta sul mercato: in questo momento il nome più caldo è quello di Robert Acquafresca (nelle ultime ore la posizione dell’attaccante si starebbe irrigidendo): “Gli obiettivi li sapete tutti quali sono, quelli che escono sui giornali. Per quanto riguarda Acquafresca so che ieri sera hanno parlato, l’altro ieri sembrava una cosa già fatta, ma ancora non è chiusa. Le trattative sono in corso, io posso solo approvare o no le qualità del giocatore”
L’ultima sui progressi di Mauro Zàrate: “Finalmente l’ho visto tirare dal limite dell’area. Lui ci crede poco, ma ha un tiro fortissimo. Abitualmente quando arriva nei pressi dell’area cerca sempre di fare fuori l’uomo, invece deve abituarsi a tirare e a vedere la porta. Lui i colpi ce l’ha, ma se vedesse più la porta e facesse qualche tiro in più tutti potremmo trarne dei vantaggi”.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]