Titoli di coda all’Olimpico. Finisce qui la stagione biancoceleste, nel silenzio di uno stadio quasi vuoto acceso soltanto nel finale dal calcio di rigore trasformato da Lucas Biglia. Si chiude così una stagione anomala e avara di soddisfazioni, che nonostante lo sprint iniziale ottenuto con l’arrivo di Edy Reja, vede i biancocelesti gettare alle ortiche nelle ultime gare i punti necessari per strappare il pass per l’Europa. Intervenuto in conferenza stampa al termine della gara, il mister goriziano ha risposto alle domande dei cronisti esprimendo il proprio punto di vista su quest’ultima gara del campionato 2013/2014.
Con la sua media punti la Lazio sarebbe quarta…
“È chiaro che mi aspettavo qualcosa di più soprattutto nelle gare in casa. Ci manca forse una vittoria e mezza diciamo. Mi riferisco alle gare contro Atalanta, Verona e Torino. Riguardando la classifica attuale ci sono quei due punti che ci avrebbero fatto raggiungere quell’obiettivo che all’inizio sembrava insperabile. Vai a cercare il perché e il per come alla fine siamo arrivati noni e per questo non possiamo parlare di un campionato sicuramente positivo”.
I rimpianti maggiori forse sono per le ultime due giornate?
“Vincere a Milano non è mai facile e ci può stare anche una sconfitta. Sono quelle contro le nostre concorrenti le gare in cui potevamo fare di più. Fuori casa abbiamo fatto bene, sono venuti meno mi punti in casa, ci sono mancati quelli.Abbiamo cercato in tutti i modi di riuscire nell’impresa, ma ci sono mancati i risultati”.
I giovani visti in campo oggi, è da loro che bisogna ripartire per la prossima stagione?
“Il settore giovanile ha fatto benissimo, poi però si devono confrontare con il campionato di Serie A. È chiaro che quei quattro o cinque giocatori vanno tenuti in considerazione e inserirli nel nucleo importante della squadra per farli crescere. Sono giocatori di personalità e di qualità e se dimostrano questo è anche giusto farli giocare”.
Si è parlato tantissimo quest’anno di Felipe Anderson…
“Sotto l’aspetto caratteriale deve migliorare molto e trovare fiducia. Il ragazzo ha numeri eccezionali e lo vediamo in settimana in allenamento. Ha tecnica, dribbling e progressione, ha tutto. Non deve fare ke cose con sufficienza come in Brasile. Ha mezzi importanti e io ci credo. Lavora molto e non tirs mai indietro la gamba. Deve acquisire sicurezza e considerazione, perché probabilmente sente molto questo peso. Perché Biglia il rigore? Prima c’è Candreva, poi Lucas, è normale che l’abbia tirato lui. Sono rimasti fedeli all’ordine dei rigoristi”.
Che cosa salvi e che voto dai a questa stagione?
“Mi do un’ampia sufficienza e penso anche la squadra, considerando che da quando sono arrivato adesso saremo quarti forse, però non vale niente perché parliamo di metà campionato. La squadra è arrivata nona e pertanto il bilancio non è stato sicuramente positivo. Da quando sono arrivato però abbiamo fatto bene a livello di rendimento. Direi quindi una sufficienza da quando sono tornato, mentre prima un’insufficienza perché se non sbaglio la squadra aveva fatto solo venti punti”.
Incontrerà Lotito in settimana?
“Spero di farlo già domani. Intanto chiederò quali sono le intenzioni, capire dove si potrà operare e poi farò un piano. Non ci sono molte cose da chiarire, io ho le mie idee per quanto riguarda tutto il panorama della Lazio, lui avrà le sue, poi vedremo il da farsi. Se combaciano le cose si riparte”.
Si è parlato di rifondazione, ma forse è anche una questione di mentalità che in sede di mercato non si trova…
“Quando cambi molto devi sbagliare il meno possibile. Quando trovi qualità devi trovare anche l’aspetto caratteriale e soprattutto quello fisico. Determinazione, carattere e forza fisica la devi trovare al di là delle qualità tecniche. Per giocare a Roma occorrono giocatori all’altezza perché magari dopo due o tre partite un po’ così, se non hai carattere necessario, puoi andare in difficoltà”.
[Savero Cucina – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]