FORMELLO – Zàrate e Floccari in avanti, Hernanes al centro “in posizione più arretrata, quasi da centrocampista” e Mauri arretrato sulla linea del centrocampo nella sua “vecchia” posizione di mezz’ala mancina: in sintesi, ritorno al 4-3-1-2. Sono gli accorgimenti tattici studiati da Edy Reja per il colpaccio più atteso, quello contro i Campioni d’Europa.
A SPECCHIO CON L’INTER, HERNANEES ALLE SPALLE DI FLOCCARI E ZARATE – “Serve la partita perfetta”, ha sentenziato il tecnico goriziano nella consueta conferenza della vigilia, ma soprattutto “serve intelligenza tattica”. Quella che ti può permettere di variare assetto e posizione degli interpreti più offensivi anche in corso d’opera. La Lazio anti-Inter cambia pelle, abbandona, almeno in partenza, il consolidato 4-2-3-1 che in autunno ha permesso alla compagine biancoceleste di ottenere 5 vittorie consecutive con Chievo, Brescia, Bari, Cagliari e Palermo, e torna ad affidarsi al modulo a “rombo”.
L’ultimo precedente, quello del primo tempo nel derby contro la Roma, non è dei più confortanti, ma Reja ha deciso di giocarsela a specchio, di sfidare gli uomini di Benitez ingaggiando duelli diretti nella zona mediana del campo. Con il recupero di Thiago Motta, il tecnico goriziano si aspetta che la squadra di Benitez riproponga a Roma il modulo con tre mediani (Stankovic e Cambiasso gli altri) alle spalle di due trequartisti (Sneijder e Biabiany) ed allora ha deciso di plasmare una disposizione speculare, sfruttando la duttilità dei suoi calciatori: “Zàrate può fare sia l’esterno che la punta, Mauri ed Hernanes possono giostrare sia in fase più avanzata che nella zona mediana del campo”, è tornato a spiegare nella consueta della vigilia.
Caratteristiche camaleontiche che permettono di varare soluzioni alternative in relazione alle qualità dell’avversario. Non è escluso che nel corso della gara possa modificare nuovamente l’assetto, riproponendo i tre trequartisti alle spalle di una punta, ma la scelta iniziale sembra ormai compiuta. Il numero 10 argentino assisterà da vicino Floccari, partendo leggermente defilato sulla sinistra, lasciando al calabrese il compito di sgomitare con Lucio e Materazzi (come era accaduto con Terlizzi e Silvestre), ma soprattutto avendo la libertà di accentrarsi e tagliare verso il cuore dell’area di rigore, non concedendo riferimenti alla retroguardia meneghina.
“PIU’ SPAZI PER IL PROFETA, MAURI TORNA MEZZ’ALA – Il tutto seguendo la regia del Profeta, che rispetto alle ultime uscite da trequartista puro, partirà qualche metro più indietro in zona centrale “in modo da avere maggiore spazio nelle ripartenze” e di non essere costretto a giocare troppi palloni spalle alla porta. In fase di non possesso detterà il primo pressing a Cambiasso, per poi avere maggiore campo da attaccare una volta conquistato il possesso di palla. Sarà il regista avanzato quando ci sarà da costruire gioco ed il guastatore da sfruttare negli inserimenti dalla distanza. Il brasiliano come Stefano Mauri dovranno sorprendere in velocità i nerazzurri. Il brianzolo questa volta, però, dovrà farlo iniziando la sua corsa da posizione più arretrata: non come trequartista esterno ma come intermedio di centrocampo. Abbasserà il suo raggio d’azione fino comporre il terzetto di metà campo con Brocchi, che sarà l’interno di destra, e Francelino Matuzalem, il prescelto del momento per orchestrare la manovra davanti la difesa.
IL PROFESSORE CONTRO SNEIJDER – E’ questa, l’altra grande novità di giornata. Non proprio una sorpresa, se si considera che il playmaker di Natal sembrava in rampa di lancio già con il Catania. Alla fine in quella circostanza la spuntò Ledesma. Questa volta non dovrebbero esserci sorpassi in extremis: l’italo-argentino è ad un passo dalla terza panchina, dopo quelle incassate a Verona con il Chievo e al “Tardini” con il Parma. L’ufficialità della scelta dovrebbe arrivare nell’ultima sgambatura che andrà in scena questa mattina, ma Francelino sembra veramente proiettato verso la sua nona presenza in campionato; la sesta dal primo minuto dopo quelle con Sampdoria, Fiorentina, Chievo, Cesena e Parma, senza contare quella con il Portogruaro in Coppa Italia. Avrà il compito di dettare i tempi di gioco, ma anche di monitorare da vicino il possibile Pallone d’Oro Sneijder. Un carico di responsabilità per il Professore che in questo momento è considerato più in forma rispetto a Ledesma.
BIAVA, RECUPERO CONFERMATO – E’ tornato in buone condizioni, invece, Biava, che sarà regolarmente al centro della difesa in coppia con Andrè Dias. Il problema alla caviglia è stato superato già giovedì, quando il bergamasco era tornato a lavorare con il resto del gruppo. Questo pomeriggio a ribadito il concetto e oggi non mancherà. A completare il reparto sulle corsie di destra e sinistra ci saranno Lichtsteiner e Radu. Oggi il rumeno sarà l’osservato speciale del commissario tecnico della nazionale rumeno Ravzan Lucescu, che assisterà al big-match della quindicesima giornata sugli spalti dell’Olimpico. Indisponibile Garrido (infiammazione al tendine d’Achille): al suo posto in panchina ci sarà il giovane Cavanda.
Al termine dell’allenamento odierno, il tecnico biancoceleste Edy Reja ha diramato le convocazioni per la partita di oggi contro l’Inter: Portieri: Muslera, Berni; Difensori: Biava, Diakitè, Dias, Cavanda, Lichtsteiner, Radu, Stendardo; Centrocampisti: Bresciano, Brocchi, Gonzalez, Hernanes, Ledesma, Matuzalem, Mauri; Attaccanti: Floccari, Kozak, Rocchi, Zarate.
PROBABILE FORMAZIONE ANTI-INTER (4-3-1-2): MUSLERA, LICHTSTEINER, BIAVA, DIAS, RADU; BROCCHI, MATUZALEM, MAURI; HERNANES; FLOCCARI, ZARATE.
PROBABILE PANCHINA: BERNI, DIAKITE’, CAVANDA, LEDESMA, BRESCIANO, KOZAK, ROCCHI.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]