La Lazio abbatte l’ostacolo Sporting Lisbona liquidando i portoghesi con un perentorio 2-0. Complice la vittoria di un esemplare Zurigo ultimo in classifica, che batte con lo stesso punteggio il Vaslui ex-pretendente alla qualificazione, vola ai sedicesimi cavalcando l’onda dell’entusiasmo. Un passaggio di turno garantito dalla buona prestazione dei biancocelesti che sfruttano la grande partita degli svizzeri che hanno dimostrato la volontà di onorare la manifestazione sportiva europea fino in fondo. ”È una grande soddisfazione passare il turno dopo che era sembrato tutto compromesso. Abbiamo raggiunto un obiettivo con grande merito dei ragazzi. È giusto così”, ha detto Reja nella sala stampa dell’Olimpico al termine del match. Durante il primo tempo, il tecnico non era soddisfatto della prestazione che stava fornendo la sua Lazio come ha sottolineato ai microfoni di Mediaset Premium: “Ce l’abbiamo messa tutta per andare in vantaggio all’inizio, abbiamo portato cinque o sei giocatori nella loro area avversaria, però non si riusciva a concretizzare. Eravamo un po’ lunghi, c’era un po’ di timore non potercela fare.
Il problema era trovare l’intensità in questa partita ma abbiamo sfruttato l’energie nel modo migliore. Purtroppo di forze non ne abbiamo molte e abbiamo aspettato il momento buono per andare in vantaggio per poter respirare e giocare di rimessa. Ho provato con Sculli e Cisse per avanzare sulle corsie laterali ma non passavamo più la metà campo. Poi abbiamo trovato il secondo gol anche se non passavamo la metà campo perché attendevamo il fischio finale. Le cose sono diventate molto più semplici dopo. Anche a me sarebbe piaciuto vedere una Lazio più brillante ma giocano sempre gli stessi. Più di vincere non si può”. La qualificazione, sempre secondo il tecnico, è ampiamente meritata. La Lazio non ha brillato nella partite giocate nel girone europeo ma è stata comunque sfortunata in diverse occasioni: ”Una bella soddisfazione perché la Lazio è stata premiata perchè abbiamo fatto delle belle partite come a Lisbona. Ne abbiamo già parlato: abbiamo sempre creato e non abbiamo concretizzato. Spesso i match sono stati condizionati dagli episodi”. Venerdì ci sarà il sorteggio che deciderà chi sarà il prossimo avversario della Lazio in Europa League. Le nobili di Manchester, arrivate dalla Champions League, potrebbero essere un avversario stimolante per la piazza ma Reja preferirebbe evitarle: ”Adesso l’Europa League comincerà ad avere un interesse maggiore rispetto agli anni scorsi perché ci sono delle squadre importantissime. Se arrivasse il Manchester United o il City sarebbe una festa e anche un riconoscimento per i tifosi della Lazio che possono vedere questo tipo di squadre all’Olimpico. Egoisticamente preferirei affrontare squadre meno forti però”. Una cosa è certa la Lazio sta crescendo anche sotto il profilo della mentalità. Le gare in terra europea a detta di Reja hanno forgiato la formazione biancoceleste che d’ora in avanti affronterà con maggiore consapevolezza il prossimo impegno di coppa:”Questa esperienza ci servirà, chiunque arrivi adesso lo affronteremo con piglio diverso. In Europa devi affrontare queste gare al 110%. Noi siamo più forti rispetto al Vaslui ma come avete visto questo non è bastato per batterli. Qui non molla niente nessuno, sotto questo aspetto bisogna maturare ma siamo sulla buona strada”.
BOJINOV VECCHIO PALLINO DI REJA – Finito il primo tempo, Reja si è intrattenuto con l’attaccante dello Sporting Lisbona Valeri Bojinov per discutere. “Era un giocatore che a me piaceva quando era nel Lecce, ci avrei scommesso sopra su quest’attaccante. Ci eravamo sentiti con il suo procuratore, lui era intenzionato a rientrare in Italia perché manteneva dei ricordi bellissimi del nostro campionato. Ma è una storia di tre anni fa”.
DIAKITE’ CONTINUA AD IMPRESSIONARE – Diakité, il granitico difensore biancoceleste, ha sfoderato un’altra grande prova sintomo di una crescita esponenziale sotto tutti i profili. “Diakité sta facendo dei passi da gigante, l’importante è che mantenga l’umiltà. Tante volte si carica, parte e vuole fare quel qualcosa in più. Lui non deve fare queste cose, deve giocare con semplicità. Ha un fisico straordinario e sta migliorando anche dal punto di vista tecnico”
LAZIO – UDINESE – Domenica la Lazio affronterà una gara importantissima per le sorti della classifica. Lo scontro al vertice con l’Udinese, però, non poteva arrivare in un momento peggiore:”Se con l’Udinese giochiamo con questa intensità sarà difficile perché loro fanno del ritmo partita la loro forza. Giocano sempre gli stessi a causa degli infortuni e purtroppo di recuperi non ce ne saranno probabilmente. Aspettiamo e speriamo di recuperare energie in tempo per i friulani. Lo scontro diretto del genere non lo posiamo sbagliare. Mi piacerebbe finire in questa posizione ma senza intensità non ce la faremo. Abbiamo sette giocatori che si stanno curando: Cana si è fatto male al ginocchio e mi dispiace e Rocchi ha avuto la febbre, siamo riusciti a rimetterlo in piedi per portarlo in panchina. Mauri non si può recuperare fino a marzo”.
UN’ALTRA OCCASIONE PER CAVANDA – L’aveva lanciato nel calcio che conta la scorsa stagione prima di lasciarlo andare via a gennaio in prestito al Torino. Reja credeva in lui ma alcuni limiti caratteriali lo hanno portato lontano dalla prima squadra:”Cavanda se vi ricordate avevo detto che era un giocatore dai mezzi importanti. Ha grande velocità e progressione e buona tecnica”, ha commentato il tecnico”Io spero che maturi perché in questo scorcio di campionato e in passato ha avuto atteggiamenti non da professionista. Se arriverà una maturazione è un ragazzo dai mezzi importanti”.
MERCATO – La finestra di mercato di gennaio è alle porte la Lazio ha l’occasione di intervenire per integrare una rosa già forte alla luce dei tre impegni che continua a portare avanti in questa stagione. Per il mister biancoceleste, però, in assenza di infortuni la squadra non avrebbe avuto bisogno di innesti:”Non parlerei di rinforzo, purtroppo dobbiamo fare i conti con gli infortuni. Se noi stiamo bene fisicamente noi abbiamo uomini importanti in tutti i ruoli”. Ma la dirigenza è a conmoscenza delle necessità della squadra e sta sondando il mercato a 360 gradi:”Il presidente sa tutto e se c’è bisogno è disponibile ad intervenire. Sta monitorando tutto il mercato, soprattutto giocatori giovani ma anche non giovanissimi. Abbiamo 28 elementi in rosa e prima di fare operazioni bisogna smaltire qualche elemento e creare spazio. Non è facile migliorare questo organico quelli che hanno buoni giocatori se li tengono stretti quindi se deve arrivare qualcuno deve arrivare qualcuno di qualitativamente superiore rispetto a quello che abbiamo in casa”.
[Ivan Pantani – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]