E’ la guida spirituale di un gruppo che in questo 2010 ha saputo rialzare la china, uscire dalle difficoltà, lasciando da parte personalismi ed interessi soggettivi e ripartire di slancio, sorprendendo tutti: Edy Reja è uno dei segreti della rinascita biancoceleste. Ha lavorato con dedizione ed abnegazione con i suoi ragazzi, non ha trascurato mai nulla, hai curato ogni minimo dettaglio sin dal ritiro di Auronzo di Cadore. In questa stagione è riuscito a tirare fuori da ogni singolo calciatore il meglio di sè.
Ha dato fiducia a Mauro Zàrate, lasciato in disparte nel corso della prima parte del’anno solare appena trascorso, ha creduto in lui, lo ha fatto sentire importante. “Se Mauro mi ascolterà diventerà un grande giocatore”, aveva sentenziato qualche settimana fa, elogiando il talento di Haedo per la sua disponibilità ed il suo sacrificio. Con l’argentino ha vissuto momenti di tensione, è vero, ha dovuto domare i capricci del numero 10 biancoceleste, ma il tutto, fortunatamente, si è sempre risolto in una bolla di sapone, i due sono riusciti a chiarirsi senza remore o strascichi.
La serenità e la compattezza del suo gruppo sta anche in questo: i rapporti tra il tecnico e i calciatori sono schietti e sinceri, nessuna prima donna, solo tanta collaborazione per un obiettivo comune: il bene della Lazio. Con il presidente Lotito, poi, c’è una sintonia che va al di là del rettangolo verde e delle scelte tecnico-tattiche. “Con Reja c’è un rapporto sine-die, una corrispondenza d’amorosi sensi”, aveva detto lo stesso patron, esaltando il connubio col maestro di Gorizia. La Lazio vola, il suo condottiero ha la stima del patron biancoceleste e, a breve verrà ridiscusso il suo contratto. L’accordo con il trainer friulano scade il prossimo giugno, ma Lotito ha già annunciato la propria intenzione di voler proseguire il rapporto. Nessun dubbio anche da parte dell’entourage dell’allenatore: “Il rinnovo si farà, questo è certo – ha esclamato Marko Naletilic, il manager di Reja, ai microfoni de lalaziosiamonoi.it-. Siamo pronti a venire a Roma in qualsiasi momento, aspettiamo solamente la chiamata del presidente Lotito. Edy sta facendo molto bene, sarà esclusivamente una formalità”.
Naletilic fu anche l’intermediario della trattativa tra la Lazio ed il Portsmouth per il passaggio in biancoceleste di Kevin Prince Boateng e di Nadir Belhadj (poi andati al Milan ed in Qatar): “Boateng chiedeva un ingaggio troppo elevato per i parametri della Lazio – ha detto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com -, per quello, alla fine, l’affare non si è concluso positivamente, vista anche l’intromissione di Preziosi e del Genoa. Probabilmente avrebbe fatto molto comodo alla Lazio, ma, a mio avviso, con Hernanes si sarebbero pestati i piedi”.
[Riccardo Mancini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]