Reja in sala stampa cerca di mantenere la calma, ma si legge in volto e nelle sue parole che vorrebbe mangiarsi qualche suo giocatore. Non solo, come al solito, quando le cose non vanno, ecco che l’arbitro, viene chiamato in causa come il protagonista in negativo. Secondo il tecnico goriziano, negli ultimi minuti, il direttore di gara, avrebbe fischiato a favore del Verona. Eccola là, lo aspettavo al varco: quando si vince, l’arbitro non viene commentato, quando le cose vanno diversamente, per colpe della propria squadra, ecco che l’arbitro sale sul banco degli imputati. Un modo di leggere le partite insopportabile.
“Purtroppo non siamo riusciti a portare in porto un risultato che ci penalizza oltre misura. Nel primo tempo abbiamo creato buone occasioni da gol, abbiamo avuto il predominio del gioco, sfruttando le caratteristiche dei singoli. Noi purtroppo non tiriamo mai da lontano. Per una squadra che ha giocato per un’ora nella metà campo avversaria, bisognava sfruttare meglio le occasioni, se non altro concretizzare qualcosa in più. Siamo arrivati al dunque, portandoci in vantaggio ma non riuscendo a vincere. In 10 in area di rigore, abbiamo guardato l’uomo e non la palla, ingenuità che ci è costata cara. Spero che sia terminato questo modo di fare”.
La partita però non è stata brillantissima, pochi tiri in porta, ha influito il caldo?
“No, l’intensità ce l’abbiamo messa, loro sono una squadra robusta, molto organizzata, a noi serviva questa vittoria per fare un balzo in classifica. Mi dispiace molto. Anche quando abbiamo avuto la palla negli ultimi minuti, non siamo riusciti a tenere palla e si che abbiamo giocatori per farlo. Dopo l’espulsione loro, l’arbitro sembrava a sensounico”.
A centrocampo, quando avevamo la superiorità, non siamo mai andati in profondità
“Bisogna avere anche le caratteristiche per farlo. Grassi era a corto di energie dopo un primo tempo molto dispendioso. Lo stesso Kurtic si è dato da fare, de Roon non è stato il solito, ma io nonj posso pretendere di avere la squadra sempre al 100%. Loro sono stati bravi nelle palle da fermo, Il Verona gioca in 10 dietro la palla e ripartono bene. Pazzini ha fatto reparto da solo, è il loro gioco. Il problema è che non concretizziamo. Non abbiamo fatto un tiro in porta. Denis non è ancora in condizione”.
Dobbiamo aspettarci molti cambi per giovedi?
“L’Empoli ha caratteristiche diverse al Verona. Dovrò vedere le soluzioni ideali, oggi mi serviva una squadra fisica”.
In occasione del loro gol, distrazione difensiva?
“Nel gol c’à stata una distrazione, non eravamo sugli uomini, abbiamo commesso degli errori di posizione”.
Cosa ha detto all’arbitro alla fine?
“No, non ho detto nulla, sono andato via”.
Il gol preso, la colpa è di Raimondi?
“No, Raimondi era in mezzo a due. Paletta e Stendardo avevano Pazzini e Moras e gli altri dovevano seguire gli altri. Uscito Masiello che doveva stare su Pisano, è rimasto Raimondi su Pisano, ma era in mezzo a due. Qualcuno che era li non ha preso l’uomo, devo rivedere le immagini. Ad un minuto dalla fine devi guardare l’uomo e non la palla sui traversoni. Pisano non può venire a colpire in quel modo in superiorità numerica”.
Voleva conquistare il pubblico con calcio propositivo, oggi non c’è stato
“Bisogna essere in due per fare calcio. Loro si sono chiusi molto bene puntando sui lanci lunghi”.
[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]