FORMELLO – Il faccia a faccia con l’altra sponda del Tevere, le condizioni fisiche di Muslera, una classifica da brividi da difendere, la stracittadina dello scorso anno da riscattare. Siamo ancora a metà settimana, ma l’attesa per il derby numero 135 della Capitale sale, inizia a farsi pressante anche all’interno del quartier generale biancoceleste, dove domani (oggi, ndr) andrà in scena la consueta invasione dei tifosi biancocelesti, che approfitteranno dell’amichevole a porte aperte del giovedì per caricare la squadra in vista dell’incrocio più sentito.
Sarà un bagno di folla diverso rispetto a quello dello scorso anno, meno rabbioso, ma con la stessa voglia di supremazia cittadina. Cambiano gli obiettivi, non la nevrosi che caratterizza la marcia di avvicinamento all’evento. Questa volta l’imperativo sarà quello di acuire il momento poco brillante dei cugini e di alimentare il sogno di una Lazio vincente e quasi impenetrabile.
REJA ASPETTA MUSLERA, C’E’ UN CONTO APERTO CON VUCINIC – Appena sei reti subite, seconda difesa della serie A con l’Inter, anche grazie al contributo dell’estremo difensore uruguaiano, oggi unico assente sul terreno di gioco. Ma regna l’ottimismo. Per il secondo giorno consecutivo, Muslera non ha preso parte all’allenamento (doppio) a causa di un affaticamento muscolare alla coscia destra. In tarda mattinata si è recato presso la clinica Paideia dove si è sottoposto agli accertamenti strumentali del caso che, per il sollievo di Reja, hanno escluso danni rilevanti. All’uscita dalla clinica specializzata è lui stesso con il suo inconfondibile sorriso a tranquillizzare i presenti, ma la nota ancor più confortante è che gli esami non hanno riscontrato nessun tipo di lesione muscolare. E’ confermato l’affaticamento e la necessità di cure, almeno nelle prossime 24 ore. Questo pomeriggio ha ripreso il lavoro fisioterapico, conta di tornare in gruppo nell’arco di 48 ore. Il nodo ancora non è sciolto, il dubbio permane, ma nel frattempo Reja può accennare un bel sospiro di sollievo. Domani, al termine di un nuovo consulto si avranno ulteriori indicazioni. Perderlo ora che è tornato ai livelli sontuosi della scorsa stagione sarebbe un guaio non indifferente, oltre che una grande chance per Tommaso Berni. Fernando non ha nessuna intenzione di dichiarare forfait: nella mente scorre ancora l’immagine di quella traiettoria beffarda, quel potente ma centrale calcio di punizione di Vucinic che diede il via alla rimonta giallorossa lo scorso anno. In quella circostanza non brillò per riflessi, ora la voglia di rivalsa va di pari passo con il desiderio di recuperare la migliore condizione.
FLOCCARI OK, PARTITA A SCACCHI CON RANIERI – Quella che ha riacquisito in un lampo Sergio Floccari, che dopo la seduta differenziata di ieri è già tornato ad allenarsi con il resto del gruppo. L’ha fatto questa mattina, ha ribadito la sua piena efficienza fisica nel pomeriggio, quando ha preso parte alle prime prove tattiche della settimana. A quattro giorni dal derby, le scelte del tecnico goriziano sembrerebbero tutto sommato scontentate, almeno per quanto riguarda gli effettivi da mandare in campo. Per quanto riguarda l’assetto tattico, qualcosa potrebbe, invece, cambiare. Molto dipenderà dal modulo che schiererà Ranieri. Nelle ultime uscite, il tecnico romano ha scelto la disposizione a quattro centrocampisti, con Vucinic posizionato sul settore di sinistra e Perrotta a destra. Un 4-4-2 a trazione anteriore, al quale Reja dovrebbe contrapporre il solito 4-2-3-1 camaleontico, pronto a trasformarsi in 4-4-1-1 in fase di attesa, con Zàrate e Mauri chiamati ad arretrare il loro raggio d’azione fino alla zona mediana del campo. L’assenza di Totti, però, potrebbe comportare una variazione sul tema, con Menez posizionato alle spalle di due punte (Vucinic e Borriello). Ipotesi di 4-3-1-2 che oggi hanno spinto lo stratega Reja a valutare alternative di gioco. Si sa, Zio Edy ama giocare a scacchi con l’avversario, spostare i suoi elementi come fossero pedine, anche a a costo di scegliere atteggiamenti speculari.
PROVE DI 4-3-1-2, ROCCHI SPERA – E’ da questa considerazione elementare che nascono le prove odierne, in cui è stato rispolverato il modulo a rombo, con Ledesma unico schermo centrale davanti la difesa a protezione della linea difensiva formata da Lichtsteiner (in netto vantaggio su Cavanda), Stendardo (nessun dubbio che sarà lui il vice Biava), Dias e Radu. I movimenti di 4-3-1-2 sono stati testati in tutta la prima parte dell’allenamento, in cui Reja ha alternato l’argentino con Matuzalem. Un’esercitazione specifica per curare i movimenti difensivi, culminati nella fase finale con la classica partitella in famiglia, che ha ribadito il tema tattico ed aperto il campo ad un suggestivo ripescaggio. Quello dell’uomo derby per eccezione, Tommaso Rocchi (5 reti contro la Roma), che con l’eventuale ritorno alle due punte centrali potrebbe insidiare seriamente la leadership di Mauro Zàrate. Floccari-Rocchi è stato il tandem più provato nella giornata odierna. Il capitano si muoveva in posizione centrale, mentre l’attaccante di Nicotera tendeva ad allargarsi sulla sinistra. Alle loro spalle, la qualità di Hernanes (vertice alto del rombo), con Mauri qualche metro più indietro a comporre il terzetto mediano con Ledesma e Gonzalez (quest’ultimo posto sarebbe di Brocchi).
4-2-3-1 – Per il momento sono solo prime indicazioni che necessitano di ulteriori verifiche già a partire da domani, quando andranno in scena le prove generali contro la Primavera di Bollini. In attesa di ulteriori riscontri, resta comunque più che probabile la conferma del 4-2-3-1, in cui Brocchi agirebbe al fianco di Ledesma davanti la difesa, con Zàrate, Hernanes e Mauri alle spalle di Floccari.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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