FORMELLO – Tornare definitivamente coi piedi per terra o poter continuare a sognare? E’ questo il dilemma che pervade la mente di mister Edy Reja, a meno di 24 ore dall’importantissimo lunch-match di domani contro il Napoli all’Olimpico. La voglia di cancellare la doppia amarezza, contratta nel giro di tre giorni, è tanta, la convinzione di poter scacciare l’incubo già a partire dalla sfida alla banda Mazzarri è altrettanta. Ma è inevitabile ritornare alla brutta serata romagnola, per capire gli errori e ripartire con convinzione verso la meta. Il forfait di Stefano Mauri, il fulcro di questa Lazio, mercoledi lo ha preso in contropiede, ma, Reja non vuole trovare scusanti per la debacle contro i bianconeri di Ficcadenti. “L’assenza di Mauri mi ha spiazzato, non era nelle previsioni, visto che martedi mi aveva rassicurato – ha detto nella consueta conferenza stampa della vigilia -. Poi, però, mercoledi mattina ha provato qualche scatto ma ha sentito un piccolo fastidio, non era tranquillo”. Si è assunto tutte le responsabilità per questo momento negativo, è pronto a rimboccarsi le maniche insieme ai suoi ragazzi, negli ultimi giorni si è confrontato con loro. Tra questi, ovviamente, c’era anche Mauro Zàrate. “Non c’è alcun problema con Mauro, abbiamo parlato a caldo subito dopo il match del Manuzzi. E’ andato fuori un pò dispiaciuto dalla propria prestazione e dal risultato: è andato negli spogliatoi senza manifestare particolari proteste. Non è successo nulla“, ha esclamato il maestro di Gorizia, rispedendo al mittente le illazioni riguardanti il difficile rapporto tra lui ed il discepolo di Haedo.
Per Reja, quindi, la sua squadra saprà reagire con decisione: “La Lazio è in salute, ho fatto riposare alcuni giocatori che domani torneranno in campo dal primo minuto e che ci daranno quella linfa vitale di cui necessitiamo in questo momento. Certamente, non possiamo far finta che queste ultime due partite non ci siano state. Del derby abbiamo parlato ampiamente, di quella col Cesena posso dire che perdere a cinque minuti dalla fine ha scombinato i nostri programmi. Ero convintissimo che con quella squadra avremmo fatto risultato”.
Leggendo i numeri, se le partite iniziassero nel secondo tempo, la formazione di Mazzarri sarebbe prima in classifica, sintomo che i partenopei sono in un momento di forma eccezionale: “Lazio e Napoli sono due squadre molto forti, non solo dal punto di vista individuale, ma anche e soprattutto da quello caratteriale. Per come lo conosco, il Napoli, è una squadra che davanti ha giocatori di forza fisica e di qualità tecnica, fuori casa riesce ad esprimere meglio il proprio potenziale. A noi il compito difficile di non dare loro la possibilità di sviluppare il loro gioco, bisognerà affrontarli con un tono agonistico e di rapidità mentale fuori dal comune. Hanno giocatori pericolosissimi come Cavani, Hamsik, Lavezzi, non dovremo concedere loro la possibilità di girarsi e puntare la nostra difesa”.
In molti, dopo la gara di Cesena, hanno accusato Reja di aver cambiato troppi effettivi (6/11) rispetto alla formazione del derby. “Quando si perdono le gare, è sempre colpa dell’allenatore. La sera prima il mister pensa mille volte alla formazione da mandare in campo. L’assenza di Mauri non deve essere una scusante, mi prendo le mie responsabilità, ma, per come è andato il risultato, qualcosa non è girato nel verso giusto. Siccome sono io il tecnico, ho le mie colpe per la sconfitta di mercoledi. Probabilmente il turnover è stato un pò esagerato, ma ero consapevole che chi sarebbe sceso in campo era in buona condizione e mi avrebbe dato le stesse garanzie. Se non fosse arrivato quel gol nei minuti finali staremmo qui a parlare di una buona gara che ci ha permesso, oltretutto, di far riposare alcuni dei calciatori più stanchi”.
La squadra, nelle ultime uscite, sta producendo davvero poco in zona offensiva. Il tecnico goriziano, però, non è affatto preoccupato: “Forse a Cesena c’è stata questa mancanza, sul piano del gioco abbiamo fatto una buona prestazione, abbiamo avuto il dominio a centrocampo per gran parte della gara, ma c’è mancata concretezza lì davanti. Siamo arrivati dalle parti della loro trequarti solamente portando palla, perchè avevamo giocatori che solitamente non attaccano gli spazi. Per ciò che concerne le altre gare, però, abbiamo fatto prestazioni completamente diverse, siamo stati bravi a concretizzare tutte le occasioni”.
Aver perso il primato può aver scaricato di responsabilità la squadra…:”Stavamo bene lì davanti, non ci dispiaceva. Dico sempre che la squadra deve avere le ambizioni massime, quando c’è la possibilità di far risultato, bisogna sempre sfruttare il momento. eravamo sopra tutti avevamo la convinzione di voler continuare a restare sopra tutti. Ma bisogna considerare anche la presenza degli avversari e gli episodi che non sempre girano dalla tua parte. Nel calcio ci può stare. Ora aspettiamo di riprendere la vecchia strada, per quanto riguarda l’intensità, le prestazioni ed i risultati, sperando che gli episodi tornino a nostro favore”.
Nonostante la doppia sconfitta consecutiva maturata nel giro di tre giorni, la voglia e la convinzione di poter restare nei piani alti della serie A è sempre più forte: “Non penso che per colpa di due sconfitte si possa essere rotto il cosiddetto ‘incantesimo’, sento solamente molto scetticismo attorno. Siamo convinti di poter disputare un ottimo campionato, di essere un buon gruppo, lo faremo vedere nel corso della stagione. La classifica dimostra la nostra forza, non si può giudicare una squadra dopo le prime 10 partite, la squarda vera si vede perlomeno al termine del girone d’andata. La sconfitta di Cesena non era stata messa in preventivo, mi sarei aspettato almeno un pareggio. Ad ogni modo, cercheremo il riscatto già a partire da domani, consapevoli comunque di trovare di fronte a noi una squadra difficile da affrontare come il Napoli. Ma se la Lazio gioca come sa, può avere la meglio anche dei partenopei”.
Napoli, una piazza ed una squadra che riportano alla mente del mister biancoceleste, mille e più ricordi: “E’ passato poco tempo e cinque anni di Napoli non si possono dimenticare. Ho ricevuto tantissimo affetto dalla gente partenopea, sono rimasto legatissimo ai tifosi, ma domani alle 12,30 sono dalla parte della Lazio ed io devo fare il massimo per raggiungere i tre punti“.
Da Palermo a Cesena, il rendimento della squadra, sotto il profilo delle occasioni, sembra essersi decisamente ridotto. C’è chi sostiene che Rocchi, in questo momento, possa essere la soluzione migliore per risolvere il mal di gol: “Con Rocchi ho parlato spesso, lui è sempre disponibile, è un esempio per gli altri. Non ha atteggiamenti negativi ed è in attesa. Gli dico sempre ‘Aspetta il momento e cerca di sfruttarlo’. Certamente non faccio le scelte perchè qualcuno mi sta antipatico. Rocchi ha la mia più totale stima e comprensione”.
[Riccardo Mancini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]