Eccoci alla Roma, che vive un equivoco di fondo: la squadra, Totti in testa, vorrebbe giocare come ai tempi di Spalletti, Ranieri ama invece un calcio meno spettacolare e più redditizio, che si può esemplificare con il tradizionale e italico quattro, quattro, due. Il tecnico ha avuto in dono Adriano e Borriello, sentendosi così in dovere d’impiegarne almeno uno. L’altro dovrebbe essere Totti (usiamo il condizionale, ormai). E gli esterni? Menez a destra può andare bene (o benissimo), ma a sinistra sempre a Perrotta devi affidarti, che esterno non sarà mai. C’erano Guberti e Cerci e sono stati venduti. Bisogna aspettare che rientri Taddei, che sembra consumato e con le batterie a terra. Gira gira, la squadra più completa sembra la Lazio, ma non chiedeteci il piazzamento: a Roma, spesso, tutto è possibile e impossibile.
[Alessandro Carducci – Fonte: www.vocegiallorossa.it]