BRASILE 1958
Insieme all’Ungheria terrificante del ’54 (che sfiorò il Titolo) il Brasile 1958 è ritenuto il team più grande e spettacolare di sempre. E proprio come i magiari anche i verdeoro, ad una certa precarietà nel reparto difensivo (non all’altezza della straordinarietà della Nazionale) sapevano sopperire con centrocampo e soprattutto attacco davvero spaziali. Basti pensare alla giovane promessa Pelè, all’epoca 17enne, al massimo dello splendore della sua sfolgorante carriera che lo proietterà in vetta all’Olimpo degli dei dello Sport, l’unico in grado di vincere un giorno 3 Mondiali, tanto per citare uno dei suoi tanti record…
Nel 1958 Pelè nel campionato brasiliano realizzò 58 gol su 38 partite, e ciò basta a poter affermare che da solo valeva un’intera squadra. Come se non bastasse il Brasile poteva disporre di top players come Didì (centrocampista dall’assist facile), Vavà (attaccante da leggenda), Garrincha (fra i primi 10 all time, il più grande dribblatore della storia) ed in difesa gli omonimi Nilton e Djalma Santos.
I verdeoro in quel Mondiale non avranno praticamente avversari: 3-0 all’Austria (Altafini, N.Santos, Altafini), 0-0 con l’inghilterra, 1-0 al Galles (Pelè), 5-2 in semifinale alla malcapitata Francia (Vavà, Didì, 3 Pelè) ed in Finale ai padroni di casa svedesi con doppio Vavà, doppio Pelè e gol di Zagallo. Questo l’undici che regalò il 1° titolo ai sudamericani: Gilmar, D. Santos, N. Santos, Zito, Bellini (c), Orlando, Garrincha, Didi, Vava, Pele, Zagallo. Molti di questi uomini bisseranno l’iride nel 1962.