Genoa-Palermo si avvicina: l’idea del ritorno al “Tempio” di Gasperini, questa volta da avversario, sta turbando una piazza che non ha ancora dimenticato la storica esperienza del tecnico di Grugliasco sulla panchina del Grifone. A proposito di ex, Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Rino Foschi, noto dirigente sportivo italiano e doppio ex di Genoa e, soprattutto, del Palermo che qualche anno fa si ripresentò nella massima serie, arrivando a costituire un’importante realtà del nostro calcio.
Nell’esperienza alla corte di Zamparini portò in Sicilia giocatori del calibro di Zaccardo, Grosso, Barzagli, Toni e Barone, futuri campioni del mondo con la Nazionale italiana nel 2006, oltre ai vari Simplicio, Cavani e molti altri ancora. Tanta roba, si dice nell’ambiente..
Sì, fu una bellissima esperienza quella con Zamparini. Dopo sette anni a Verona, lo raggiunsi a Venezia da dove partimmo con il “travaso” verso Palermo, allora di proprietà della famiglia Sensi. Fu un inizio massacrante, ma gratificante: avevamo 70-80 elementi in giro tra Venezia, Roma e Palermo ma alla fine riuscimmo a mettere insieme una squadra che avrebbe conquistato il 5° posto in Serie B, per poi vincere il campionato nella stagione successiva e raggiungere l’Europa per tre anni di fila. Arrivarono nuove promesse come i già citati Cavani e Simplicio, insieme ai cinque futuri campioni del mondo. Furono cinque anni incredibili, soprattutto con un Zamparini spesso discusso per via del suo carattere deciso ma che per me rappresenta il presidente più forte con cui abbia mai lavorato.
Al Genoa invece resto per circa un mese nell’estate del 2008. Cosa andò storto?
Si, diciamo che posso definirmi un ex particolare della società rossoblù. Ho solamente sfiorato l’incarico a me assegnato. Non ero partito con il piede giusto per cui, per continuare un cammino già complicato in partenza, ho pensato che sia stato più opportuno non proseguire la stagione.
Nei suoi sette anni di attività al Verona, fu capace di rinforzare la squadra scaligera con diversi campioni, tra cui un giovanissimo Sebastièn Frey nell’annata 1999/2000. Si ricorda un particolare di quell’operazione?
Sì, mi ricordo che per portarlo in gialloblù dovetti convincere lui e il suo agente, che ora mi pare di ricordare fosse Vigorelli. Promisi a Frey il posto da titolare che si guadagnò dopo sole quattro partite, mettendo in mostra le doti che hanno contraddistinto la sua carriera. Insieme a lui, il Verona poteva contare su giocatori del calibro di Mutu, Camoranesi, Oddo ed un altro ex rossoblù, Alberto Gilardino, orchestrati da un promettente allenatore che risponde al nome di Cesare Prandelli.
Tornando all’attualità, al Palermo è arrivato da poche giornate l’ex tecnico del Genoa Gian Piero Gasperini: è l’uomo giusto per i rosanero?
Ho avuto modo di lavorare con lui nella mia breve esperienza in rossoblù. Penso che sul campo sia uno dei migliori allenatori in Italia. Ha un carattere molto forte, ha delle idee chiare che si riflettono sul campo: basti ricordare il lavoro svolto a Genova. Dopo la sfortunata parentesi di Sannino, un bravo tecnico ma con caratteristiche diverse dalla formazione rosanero, credo che Gasperini possa fare cose importanti a Palermo. La sua mano sulla squadra si potrà vedere in tempi brevissimi.
Cosa pensa dell’inizio di campionato della squadra di De Canio?
Sin qui ho visto delle buone partite da parte del Genoa, ma non posso stilarne un giudizio esaustivo. Credo che De Canio sia un tecnico all’altezza della situazione alla guida di un buon organico. Il presidente Preziosi, nonostante il suo carattere fantasioso, è una vita che è nel calcio e tiene sempre a conoscere a fondo un allenatore prima di ingaggiarlo. De Canio è una riconferma che potrà portare a compimento gli obiettivi della società senza troppi problemi.
A questo punto, ci dia il suo pronostico per lo scontro di sabato sera.
Genoa -Palermo è una partita da tripla, dove conterà moltissimo il fattore campo. Lo stadio e il pubblico rossoblù incidono in maniera decisiva sulle prestazioni dei giocatori. Il Palermo invece vorrà continuare la serie positiva iniziata domenica scorsa e sicuramente Gasperini, esperto conoscitore dell’ambiente del Ferraris, preparerà al meglio questa sfida. Ma il fattore campo è davvero decisivo: per cui ritengo che il Genoa parta in posizione favorita.
Ci sono progetti per il futuro di Rino Foschi?
Purtroppo per ora non c’è niente, dopo aver concluso i due anni a Padova. Ora sono in attesa, ma sto bene anche così. Ogni tanto è bello vedere il calcio da fuori, anche se si soffre, ma bisogna saper aspettare. Ora sono sereno: vado ad assistere almeno una partita ogni fine settimana. D’altronde il calcio, oltre ad essere il mio lavoro, è la mia passione più grande. Ad esempio, domenica andrò a vedere Napoli-Udinese.
Un giorno la sua scelta ricadrà su una partita del Genoa?
Sicuramente. Mi vedrete presto al Ferraris.
[Daniele Zanardi – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]