Ecco le parole di Aurelio Andreazzoli in conferenza stampa alla vigilia di Udinese-Roma.
Osvaldo attraversa un momento difficile, c’è stato un chiarimento con lui?
L’ho visto scritto da tante parti in maniera disordinata ed imprecisa. Metto il punto: Come sempre succede in una squadra di calcio, il martedì si analizza la partita precedente e i comportamenti, si fa quindi un riassunto ed un analisi critica della Domenica precedente. E’ successo anche questa settimana, come sempre, e succederà anche le prossime volte. Non ci sono stati chiarimenti tra Osvaldo e Muzzi perché non ce n’era bisogno. Per il calciatore è stata una settimana normale.
Lui sta bene?
Si, benissimo. É a disposizione
Cambiato qualcosa nella sua Roma?
Sì, si vede come si allenano i ragazzi. C’è molto entusiasmo tra di loro come c’è allegria tra i tifosi. Io ho partecipato ad una festa dei tifosi nella quale sono stato benissimo. la loro allegria è la stessa che c’è nello spogliatoio. La vittoria è la medicina di tutti i problemi. Partita di domani è complicata perchè affrontare l’Udinese lo è per tutti. Fanno affidamento su uno come Di Natale per il quale parlano i numeri.
Lamela gioca più accentrato. E’ la posizione in cui può esaltarsi?
Può interpretare diversi ruoli, con lui puoi sbizzarrirti. La sua storia dice che il posto in cui è più a suo agio è il centrodestra. Poi dipende sempre dalle gare. Credo sia migliorato molto e in futuro potrà avere dei vantaggi.
L’anno scorso Luis Enrique non fece possesso palla contro l’Udinese che giocava a 5 a centrocampo. Domani non c’è il regista, pensa che l’Udinese dovrà essere ancora attaccata con i lanci lunghi? Ha definito Di Natale un fenomeno: è pericoloso per il calcio italiano affidarsi a giocatori oltre i 35 anni?
Ultimamente il calcio italiano esprime valori importanti tra i giovani e si sta tendendo ad utilizzarli. Se non si ha il coraggio di schierarli per puntare sull’esperienza, non potranno mai dimostrare il loro valore, come ad esempio successo per Romagnoli o Marquinhos. Riguardo alla partita, ripeto, è delicatissima, non si riesce a leggere una situazione precisa. Sai quali sono i pericoli e presumi di contrastarli ma di sicuro è una sfida particolare.
Qual è il più grande merito di Andreazzoli nel cambio della Roma?
Credo di non aver fatto nulla di particolare se non esprimere la mia idea di calcio. Se vogliamo essere precisi credo di essere stato bravo nel creare sinergie all’interno dello spogliatoio e della società così come all’esterno. Vedo più partecipazione ed affetto e tutto funziona come avevo previsto nella mia testa.
De Rossi necessitava 3 settimane per recuperare al 100%…
Sono passate.
Avendo recuperato, sarà lui a prendere il posto di Pjanic come regista?
Lo può fare. Esclusa la prima a Genova abbiamo giocato con due mediani. E’ evidente che con Pjanic forma una coppia particolare perché uno completa l’altro, ma Daniele può farlo perché è migliorato molto.
Osvaldo è in un momento difficile, come l’ha visto in settimana?
L’ho già detto, l’ho visto bene come tutta la squadra. Quando un attaccante non segna è sempre un fastidio e può innervosirlo ma per me non è un problema. Chiedo comportamenti ai miei calciatori e vanno al di là di questioni squisitamente tecniche. Sono meno contento solo se questi comportamenti mancano. Ma vale per tutti, non solo per Osvaldo. E parlo di campo, sia chiaro.
Andreazzoli-Guidolin, uno spot per la gavetta?
Siamo su due piani diversi, lui è un allenatore navigato che ha dimostrato il valore nel tempo. Io sono più antico di lui ma dal punto di vista della visibilità, rispetto a lui, devo ancora “pulirmi il naso”. Sarà un confronto tra due persone che hanno visto tanto calcio.
Ci parla di Florenzi e Tachtsidis che, da quando c’è lei, giocano pochissimo? Come li sta gestendo?
Penso, in senso positivo, sotto ogni punto di vista, che quando sono stati chiamati in causa hanno sempre risposto alla grande. La gestione è quella di un gruppo che lavora la settimana per preparare le gare al meglio. Poi al momento delle scelte non sono facili o almeno per quanto riguarda l’esclusione di ragazzi meritevoli. Certo è che chi era abituato ad una certa maniera può soffrire questa situazione ma non come chi proprio non è mai sceso in campo.
La scorsa settimana aveva detto chiaramente che Osvaldo avrebbe giocato…
Questa settimana non ti rispondo, la scorsa era solo un’eccezione perché non dico mai chi voglio schierare.
Si aspettava questi risultati in così poco tempo?
Speravo di vincere anche a Genova e mi dispiace non averlo fatto. Sui risultati dico sinceramente che avevo quasi la certezza che questa partecipazione e positività li avrebbe portati. Avevo detto che avevo una squadra forte e con una squadre forte è facile, molto probabile fare risultati. Non è stata quindi una sorpresa.
[Redazione Forza Roma – Fonte: www.forzaroma.info]